von mas 29.05.2024 18:30 Uhr

Heimat, una storia 11° – Ore 19.00

„…Il Bepi, invece, ormai era certo che non avrebbe più rivisto l’alba, che soprattutto non avrebbe più rivisto le sue montagne,  non avrebbe più rivisto le sue figlie ed i suoi nipoti   …  la sua terra tirolese, la sua Patria, la sua Heimat – Fabrizio Rebolia racconta la Heimat attraverso la storia di suo nonno –  nato Joseph Hofer, morto Giuseppe Offer. 

Immagine Lum3N da Pixabay

Nell’ora in cui attese l’arrivo del prete il Bepi aveva parzialmente ripreso le forze, ma quando se lo vide innanzi con “un mus long come una dalmedra”, allora capì immediatamente che la sua ora era ormai arrivata.

Che cosa poteva avere da confessare innanzi a Dio un pover’uomo come il Bepi?

Aveva vissuto una vita intera di stenti, sempre fedele alla sua sposa, cercando di tirar su come poteva le sue quattro figlie, o meglio, come glielo permettevano gli scarsi mezzi a disposizione, certo, qualche volta aveva mentito, come quando aveva nascosto una vacca per non farla portare all’ammasso dalle camicie nere nei primi anni di guerra, prima dell’8 settembre, quando la wehrmacht calò dal Brennero, accolta dalla folla festante per la riunificazione di tutto il Tirolo in seno all’operazione Alpenvorland, quando sembrava che i dableiber come lui avessero sbagliato tutto e si videro appiccicare addosso l’etichetta dei traditori, ma in paese tutti lo conoscevano come un brav’uomo e gli sguardi torvi finirono presto.

Una volta finì addirittura col passare una notte in prigione, presso i carabinieri di Sant’Orsola! Ma subito si capì che la reazione di quel povero padre di famiglia che, per preservare l’onore delle sue figlie e della sua famiglia dalle avances troppo esplicite di alcuni ragazzotti ubriachi, non era nient’altro che il gesto di un padre solo, contro un gruppo di giovinastri che si stavan facendo sempre più inopportuni e pericolosi, ed il Bepi fu rilasciato il mattino dopo.

Ed allora, di che altro avrebbe potuto pentirsi?

Non rubò mai nulla, anche se come disse al suo nipotino di Genova, l’unico che per due anni portò il cognome della famiglia in quanto figlio di ragazza madre, “loro erano poveri, poveri di soldi” !

Forse si pentì di aver fatto fare alla sua Catina ed alle figlie una vita di stenti, pur lasciando una discreta somma in banca e qualche marengo austriaco d’oro, ma … si risparmiava per la sfortuna sempre in agguato, non per tirchieria …

Forse si pentì di come aveva perduto i suoi due maschi: l’uno appena bambino per una polmonite sopravvenuta alla Bolpis, nonostante le sei ore di barella (una barella di fortuna ovviamente) sino al medico più vicino, ma ormai era troppo tardi … l’altro per aver permesso alla Catina di dargli una mano nei campi, nonostante l’avanzato stato di gravidanza e l’irrimediabile aborto spontaneo … sempre il bisogno, la miseria, la fatica, sempre quella dura vita che triturava le persone ed eliminava i più deboli e gli indifesi …

Di che cosa poteva dunque pentirsi quel pover’uomo arrivato ormai scheletrico alla fine, consumato dal lavoro e dalle ristrettezze?

Vizi non ne aveva mai avuto, fuorché quella sigaretta fatta con le cartine ed una presa di trinciato forte che ogni tanto si concedeva quando poteva fermarsi un minuto sulla panca della stube, per il resto nulla, non beveva neppure a pasto, ed allora, che cosa confessare?

Quella volta il prete se ne andò via sereno ed a mani vuote …

 

Il Bepi no, invece, ormai era certo che non avrebbe più rivisto l’alba, che soprattutto non avrebbe più rivisto le sue montagne, la vista chiara delle dolomiti di Brenta in lontananza, laggiù, guardando a sinistra verso il perginese, non avrebbe più rivisto le sue figlie ed i suoi nipoti, non sarebbe più salito alla Bolpis ed alla Bassa, da dove lo sguardo spaziava immenso dalla cima del Fravort, sulla Valsugana sino allo Spitz de Lèvec, a quel fortino – osservatorio che i Kaiserjäger avevano edificato in  una posizione incredibile ed imprendibile (si diceva addirittura che tutta la parte fuori terra del fortino ruotasse su di un enorme sistema di cuscinetti a sfere al fine di renderlo insensibile ai colpi di sbieco dell’artiglieria italiana – una suggestiva leggenda), giù giù fino al lago di Levico ed a quello di Caldonazzo, no, più nulla, lui non avrebbe mai più rivisto tutto questo.

Lui amava incondizionatamente la sua terra tirolese, ne aveva sentito la lontananza le due volte che se n’era allontanato, quand’era stato a Monaco prima e poi a Genova trent’anni dopo, lui ne sentiva a distanza il profumo, ne avvertiva fisicamente l’avvicinarsi.

Ricordava benissimo l’emozione di quando era ritornato a casa dopo esser stato un fine settimana a Genova, a vedere suo nipote come stava da quel padre adottivo che a lui non era mai piaciuto (troppo supponente e visceralmente anti – tedesco) e che soprattutto aveva privato suo nipote del suo cognome autentico, dopo due anni e mezzo come Fabrizio Offer, passati con loro al maso Pomini.

Lui dunque ricordava benissimo, come in quel viaggio in treno pieno di dubbi ed interrogativi sul futuro di sua figlia Armida e del suo bambino, dopo Verona il suo cuore cominciò a rasserenarsi: alla Chiusa di Verona, con la fortezza di Rivoli torreggiante in alto a sinistra e l’Adige che scorreva tumultuoso al bordo della massicciata ferroviaria, come a lambirla, cominciò a sentire l’aria di casa, la corsa negli ultimi chilometri di pianura veronese e poi, all’improvviso, il primo “campanile a cipolla” ad Ala, ormai lui era in terra tirolese!

E poi il rapido susseguirsi delle curve della ferrovia e delle anse dell’Adige, come a rincorrersi nella Vallagarina che ora si faceva più stretta ed ora si apriva, insomma … la sua terra tirolese, la sua Patria, la sua Heimat!

Lui non avrebbe mai più rivisto tutto questo, ma non c’era tempo per la nostalgia o per il rimpianto: sapeva di avere ancora un sacco di cose da fare nel maso, perchè domattina la Catina sarebbe stata sola, e lui voleva consegnarglielo in ordine.

Con uno scatto di nervi, raccogliendo la poca forza residua rimasta, si vestì ed uscì nel buio della sera.

 

 

 

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