von mas 25.04.2024 11:45 Uhr

Da Trento al termovalorizzatore di Bolzano

La Terza Commissione del Consiglio Provinciale in sopralluogo al termovalorizzatore di Bolzano. Focus su recupero di energia, emissioni e gestione

Il tema è quello della chiusura del ciclo dei rifiuti: questa mattina la Terza commissione permanente ha svolto un sopralluogo al termovalorizzatore di Bolzano. Una visita che ha consentito ai consiglieri di conoscere la realtà di Eco center Spa, la società in house a capitale interamente pubblico che gestisce i principali impianti di trattamento rifiuti, gli impianti di depurazione e la rete fognaria della provincia di Bolzano, e di approfondire il funzionamento dell’impianto collocato in località Lungo Isarco sinistro.

Il sopralluogo è stato guidato dal direttore generale della società Eco center e accompagnato dal responsabile del settore Trattamento rifiuti della Spa e dal dirigente generale dell’Agenzia trentina per la depurazione.

Eco center e l’impianto
Eco center è una società che conta 105 soci e 211 dipendenti; gestisce con 26 impianti 178.000 tonnellate di rifiuti all’anno e 38 milioni di metri cubi di acque reflue. La società vede un fatturato di 54 milioni di euro e 255 chilometri di rete. Vede la produzione (dati 2023) di 215.054 MWh e la cessione di 187.923 MWh. Il termovalorizzatore di Bolzano tratta i rifiuti urbani e speciali assimilabili di tutta la provincia e consente di recuperare dalla combustione dei rifiuti energia elettrica e termica (tutti i dati sono riportati nelle slide in allegato). Per la depurazione dei fumi prodotti dalla combustione opera con un sistema a tre stadi di depurazione.

Le emissioni, i controlli
L’attività del termovalorizzatore, una costruzione realizzata tra Isarco e autostrada con un camino dall’altezza di 65 metri, viene svolta sotto stretto e continuo monitoraggio e, è stato evidenziato dal direttore generale, dal punto di vista ambientale non comporta problemi, anzi, ne risolve si considera il minor utilizzo di energia prodotta con l’usi dei combustibili fossili comportato dal recupero dell’energia e dal teleriscaldamento. Il dato di riferimento è il risparmio nel 2023 di circa 11.380.000 Smc di metano. Il progetto “Landmonitoring” 2016-2018 ha inoltre elaborato un modello di dispersione degli inquinanti per valutare i punti di massima ricaduta di emissioni: ne è emerso che il luogo più colpito nel giorno e ora meteorologicamente più sfavorevole dell’anno è la discarica di Sigmundskron. In quel luogo e in quelle condizioni il termovalorizzatore incide per lo 0,08% delle polveri sottili e per lo 0,9% del NOX.

Approfondimenti
Rispondendo alle domande dei consiglieri presenti, si sono evidenziate alcune differenze tra il sistema trentino e quello sudtirolese. Una su tutte l’organizzazione, caratterizzata in Trentino da un panorama variegato (coesistono sistemi di gestione diretta, appalti di servizio, società in house e società miste pubblico-private). Parlando di raccolta differenziata, invece, gli esperti hanno sottolineato il gap esistente tra quest’ultima e il riciclo, che vede in provincia di Trento uno scarto derivante dalla differenziata del 15-20%, del 10% provincia di Bolzano (termo-valorizzato).

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