von fe 15.12.2016 20:47 Uhr

Opzioni: la deportazione dei deboli

La ricerca di Stefan Lechner sulla deportazione nel Terzo Reich di poveri, malati e vecchi durante il periodo delle Opzioni.

Stefan Lechner, storico contemporaneista originario di Pfalzen, ha studiato per la prima volta in modo approfondito il destino dei malati, dei vecchi, degli infermi e dei disabili nel periodo delle Opzioni. Gli esiti della sua ricerca hanno dato corpo al volume “Die Absiedlung der Schwachen in das ‘Dritte Reich’. Alte, kranke, pflegebedürftige und behinderte Südtiroler 1939–1945“ (La deportazione dei deboli nel Terzo Reich: Sudtirolesi vecchi, malati, infermi e disabili 1939 – 1945)

La ricerca storica dell’autore si è concentrata su una componente sociale finora largamente trascurata dalla storiografia contemporanea regionale in riferimento al periodo delle Opzioni: i malati, i disabili, gli infermi e le persone anziane. Queste persone furono espatriate forzatamente dal Sudtirolo, dai ricoveri per poveri dello Jesuheim di Girlan, dall’Ospedale psichiatrico di Pergine, e nella maggior parte dei casi, non fecero più ritorno in patria.

Il loro destino è illustrato nel contesto delle Opzioni e del trasferimento dei sudtirolesi, per il periodo che va dal 1939 al 1945, durante il quale sotto il regime fascista e nazionalsocialista si prefigurarono orizzonti minacciosi che trovarono poi una propria realizzazione. L’accordo italo-tedesco del 1939 sulle Opzioni colpì in modo profondo la vita dei più deboli, tanto più che essi, molte volte, non erano in grado di determinare da sé la propria sorte e di decidere così del proprio futuro.

Quelli che fra loro optarono per la Germania si trovarono successivamente privi di ogni possibilità di resistenza di fronte alla deportazione. Passato il Brennero furono vittime dell’ideologia nazista e del suo ideale di prestanza fisica, cui essi per natura non potevano corrispondere. Perlopiù andarono incontro a un ricovero in strutture ospedaliere e psichiatriche di un paese in cui durante il regime nazista le vittime dei progetti di «eutanasia» e di sterilizzazione coatta si contano nell’ordine delle centinaia di migliaia.

Una ricerca sull’argomento, più specificatamente sul destino dei degenti nell’ospedale psichiatrico di Pergine, a cura di Eliana Frizzera, era stata pubblicata da L’Adigetto nel gennaio del 2012, in occasione della Giornata della Memoria. Grazie al lavoro di Lechner sulla base di nuovo materiale archivistico attinto a più di trenta archivi di Austria, Germania e Italia, le nostre conoscenze sulle Opzioni e sul trasferimento dei sudtirolesi, sui carnefici e sulle vittime, sono ampliate ed approfondite.

Il libro è stato presentato al pubblico lunedi 12 dicembre a Bolzano, su iniziativa dell’Archivioprovinciale di Bolzano e della Casa editrice “Universitätsverlag Wagner” di Innsbruck, alla presenza dell’autore, dell’assessore provinciale Florian Mussner, della direttrice dell’Archivio provinciale Christine Roilo e del suo vice Gustav Pfeifer.

Link alla ricerca di Eliana Frizzera pubblicata su L’Adigetto: http://www.ladigetto.it/permalink/16563.html

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