von fpm 11.08.2023 06:45 Uhr

Parliamone: l’importanza di chiamarsi tal dei tali… 54

L’elenco anagrafico di Trento, nonostante i cambiamenti avvenuti nell’ultimo secolo, abbonda di cognomi locali, legati fortemente al proprio territorio.

Un’altra nobiltà presente in Nonsberg, Valdenon, è la famiglia Spaur. Compare nel Tirolo agli inizi del Trecento, quando Volemaro di Brugstall che a tutti gli effetti viene considerato il capostipite della nobile famiglia, ricevette nel 1312 da Enrico di Boemia, Conte del Tirolo, il capitanato del Castello di Spor. Per un certo periodo Volemaro fu la persona più rilevante e nota del Tirolo e svolse un ruolo storico di fondamentale importanza in tutto il territorio tirolese. Lo sviluppo del Casato si deve però ai due nipoti di Volemaro: Matteo e Pietro. Il primo diede vita alla prima linea genealogica degli Spaur-Moos dell’Austria Inferiore; il secondo diede inizio al ramo della Nonsberg, la Valdinon, noto anche con la denominazione di Coredo-Valer.

L’alloggio principale della famiglia fu per lungo tempo il Castello di Sporo-Rovina nei pressi di Sporminore del quale oggi rimangono pochi ruderi. Il completamento della residenza fortificata vescovile di Feldthurns, a sud di Brixen, si deve a Giovanni Tommaso Spaur che era Principe Vescovo di Bressanone-Brixen. Una fra le più suntuose residenze tirolesi è stata residenza estiva dei principi-vescovi di Bressanone nel XVI secolo e oggi è uno dei castelli rinascimentali meglio conservati dell’arco alpino. Bellissimi rivestimenti murali, dipinti e una pregevole stufa in maiolica adornano le stanze del castello, che è possibile visitare gratuitamente.

Originario della Nonsberg, Valdinon, il cognome Gilli è comune a due distinti casati, elevati entrambi alla dignità nobiliare anche se in tempi diversi. Un ceppo è originario di Quetta, presso Campodenno, l’altro è di Romeno. Il primo, la cui presenza è attestata fin dal Duecento, quali sudditi del principe Vescovo, ottennero il riconoscimento del loro titolo nobiliare nel 1473 per concessione di Giovanni Hinderbach per ricompensare i favori ricevuti.

I Gilli di Romeno ottennero il loro titolo solo due secoli dopo, nel 1702, per concessione del Principe Vescovo di Trento Giovanni Michele Spaur. Fra le dimore delle due famiglie Gilli la più nota è sicuramente quella di Antonio de Lillis de Quetta che visse fino al 1550 nel palazzo di via Belenzani a Trento, oggi conosciuto come Palazzo Alberti. (continua)

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