von mas 23.06.2021 06:45 Uhr

Ich, Kerschbaumer -19 giugno 1961

Dalla Casa della Storia Tirolese, il  diario digitale di Sepp Kerschbaumer – Uccisi due uomini disarmati…

Il funerale di Josef Locher - a sinistra, il LH Silvius Magnago

19 giugno 1961 - L'ordine è di sparare a vista

Il 16 giugno 1961, il commissario del governo ha emesso l’ordine – con effetto immediato – di sparare a vista a  chiunque venga trovato entro  200 metri da tralicci dell’alta tensione, centrali elettriche, dighe, teleferiche ecc.  Tre giorni dopo,  sono già due i sudtirolesi vittime dell’ordine di sparare!  E nessuno dei due  aveva  a che fare con le azioni di resistenza.

La sera del 19 giugno, Josef Locher, un contadino di 21 anni che lavorava al Moarhof a Sarnthein, stava salendo dentro al cassone di legno della teleferica adibita al trasporto dei materiali.  Era arrivato a metà strada,  quando un soldato del 2° reggimento genio della caserma Vittorio Veneto ha sparato sei colpi mirati all’uomo inerme nel cassone. Il 17enne Karl Groß lo ha trovato  alla stazione a monte, ferito a morte da un colpo all’addome.  (Nella foto il funerale di Josef Locher; a  sinistra il  Landeshauptmann Dr. Silvius Magnago).

 

Poco dopo, un soldato della stessa unità ha sparato dei colpi contro un altro sudtirolese innocente che stava tornando a casa, e che solo miracolosamente non è stato colpito.

E la stessa notte, a Mals in Venosta, il venticinquenne Hubert Sprenger che stava rientrando a casa dopo aver passato la serata all’Osteria alla Posta. è stato ucciso da colpo sparato da una sentinella militare di guardia davanti all’abitazione di un ufficiale.

 

 

Fonte del testo e fotografica: Otto Scrinzi, Chronik Südtirol 1959-1969,  pagina 208 e 204

 

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