von mas 18.04.2024 06:45 Uhr

Briciole di Memoria: Clemente, a 11.111 chilometri da casa

Consultando le pagine del Foglio Annunzi Legali abbiamo trovato alcune “piccole storie” che riguardano i nostri nonni e bisnonni. Ecco oggi la “non-storia” di Clemente Bonmassar da Piedicastello

La Baia di Vladivostok attorno al 1920 - Immagine di dominio pubblico da Wikimedia

Il Foglio Annunzi Legali inizia le sue pubblicazioni il 10 maggio 1919 quale supplemento al Bollettino Ufficiale del Governatorato di Trento, che dal settembre dello stesso anno diventa il Commissariato Generale per la Venezia Tridentina.

Oltre a  editti e pubblicazioni ufficiali, sul FAL appaiono anche le informative sull’avviamento e sulla conclusione delle procedure di dichiarazione di morte: si tratta per la quasi totalità dei casi, di soldati dispersi sui vari scenari della guerra: dalla Galizia ai Balcani, dalla Romania al nostro fronte, quello tirolese.     Le notizie pubblicate sono spesso scarne, talvolta invece permettono di ricostruire quasi completamente “piccole storie” di morte e disperazione,  minuscoli tasselli personali e familiari della grande tragedia collettiva che si abbattè sulla nostra Terra e su tutta l’Europa.

Ne raccontiamo qualcuna, con l’intento di contribuire, nel nostro piccolo, ad accendere qualche “lume di candela” sul nostro passato e sulla nostra storia.

Clemente Bonmassar da Piedicastello

Agli inizi del 1900, a Piedicastello vive la famiglia del calzolaio Francesco Bonmassar. Lui e la moglie,  Orsola Ravanelli, hanno avuto quattro figli: prima due bambine, morte però in tenerissima età; e dopo due maschi, battezzati nella chiesa di Sant’Apollinare – quella che ancora oggi si rispecchia nelle acque dell’Adige –  con una lunghissima teoria di nomi,  in modo che i santi potessero proteggerli dai mali della vita. Nel 1894 è nato Luigi Giovanni Battista Maria, e poi, il 22 settembre 1896, è arrivato l’ultimo nato, Clemente Antonio Maria.

Ed è proprio di Clemente la storia che andremo a raccontare, anzi, la sua “non-storia”, visto che è scomparso nel nulla senza avere il tempo nemmeno di  cominciare a costruirsi la vita, lì, all’ombra del campanile di Sant’Apollinare o in un qualsiasi altro angolo del mondo…

Quando scoppia la guerra, nell’estate del 1914, Clemente non ha ancora compiuto 18 anni. Sui primi treni che portano i soldati tirolesi ai confini dell’Impero, in Galizia o in Serbia, salgono gli uomini un po’ più vecchi, quelli che hanno dai 21 ai 42 anni.  Ma ben presto, le battaglie si mangiano centinaia e centinaia di Landstürmer, di Kaiserjäger, di Landesschützen, e anche per Clemente arriva il momento di partire verso quelle terre lontane, imbracciando il fucile.

Lo aspettano pochi mesi di guerra, di battaglie, di scontri, di fango, di sangue e di freddo, poi Clemente cade prigioniero dell’esercito russo. Secondo la Verlustliste 429 del 6 luglio 1916,  in quell’inizio d’estate, insieme a tanti altri soldati austriaci, è richiuso nel campo di prigionia di Orlov, nel distretto di Kirov.  Da lì passa la ferrovia Transiberiana, che porta talmente lontano da sembrare che i suoi binari si perdano nell’infinito…  Ed è proprio alla fine della Transiberiana che le tracce di Clemente Bonmassar si dissolvono  nel nulla.

La guerra finisce, ma Clemente non torna, i suoi passi non varcano la soglia della casa di Piedicastello, dove ancora lo attende la mamma Orsola; non arrivano lettere, cartoline, notizie… nulla di nulla.

Quando giunge finalmente a Trento, dopo aver attraversato mezzo mondo, Angelo Tomasi racconta di averlo visto nell’aprile del 1920 a Vladivostok, il grande porto sulle rive dell’Oceano Pacifico. E’ l’ultima traccia conosciuta di Clemente, l’ultimo pezzetto della sua non-storia.  Si è volatilizzato, scomparso nel nulla a 11.111 chilometri da casa…

Dal Foglio Annunzi Legali

Nell’edizione del Foglio Annunzi Legali pubblicata il 10 febbraio 1923,  appare l’annuncio l’avviamento della procedura allo scopo della “dichiarazione di morte di Bonmassar Clemente fu Francesco e di Orsola Ravanelli,  nato in Trento il 22 settembre 1896, ivi dimorante.  Egli prese parte quale soldato dell’esercito a.u. all’ultima guerra. Dai rilievi assunti risulta che le sue ultime notizie dirette alla famiglia risalgono al 28.8.1917, mentre  sembra che nell’aprile del 1920 egli sia stato visto in Wladivostok da certo Tomasi Angelo di Trento.

(…) vieve avviata  dietro istanza di Orsola Bonmassar,  sua madre,   la procedura allo scopo della dichiarazione di morte della suddetta persona mancante   (...)  Bonmassar Clemente viene diffidato a comparire innanzi al sottoscritto giudizio oppure a far conoscere il altra guisa allo stesso la sua esistenza.  Scorso il giorno 15 agosto 1923 il giudizio, dietro nuova istanza, deciderò sulla domanda concernente la dichiarazione di morte”

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite