Una valigia rossa piena di storie
Ottant’anni: possono sembrare tanti, ma non lo sono quando la Storia ti tocca sul vivo, frantumando un popolo, delle comunità , delle famiglie.
E’ quello che è accaduto con le opzioni. Il 21 ottobre 1939 Hitler e Mussolini siglano l’accordo, già deciso nell’incontro avvenuto a giugno a Berlino. Entro il dicembre 1939 la popolazione tirolese di lingua tedesca e ladina deve «optare», cioè scegliere, se mantenere la cittadinanza italiana o acquisire quella germanica e trasferirsi nel Reich. Restare vuol dire perdere la propria cultura, la propria lingua, la propria identità . Partire significa abbandonare la propria Heimat, la terra dei padri e delle madri, quella dove ogni sasso parla alla mente e al cuore. Una scelta terribile e crudele, con la propaganda nazifascista che, ventilando terre promesse e minacciando trasferimenti coatti, spinge ad andarsene.
Gli accordi comprendono il territorio l’attuale provincia di Bolzano, i comuni ladini di Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia e Livinallongo in provincia di Belluno e la comunità germanofona della Valcanale, vale a dire i comuni di Malborghetto-Valbruna, Pontebba e Tarvisio della provincia di Udine; ma anche la val dei Mocheni, Luserna vi sono soggette per via di un accordo verbale postumo.
Anche in val dei Mòcheni, a Luserna e in val di Fassa (unica valle ladina dolomitica esclusa dal territorio ufficiale degli accordi) la propaganda a favore dell’opzione per la Germania è capillare ed insistente. Anche qui si semina il panico tra la gente diffondendo la notizia che il Governo fascista avrebbe trasferito in Sicilia o addirittura nei territori coloniali chi avesse deciso di non lasciare la propria dimora.
Per ricordare quei giorni laceranti, il Südtiroler Schützenbund ha lanciato l’azione  “Schicksal39.com”  (Destino 1939 – Opzioni, andare o restare).  Centosessanta valigie rosse sono state collocate un po’ ovunque, davanti al municipio o nella piazza principale dei paesi e delle cittadine: impossibile non notarle. Appiccicate alle valigie, ci sono le cartoline degli Optanten e dei Dableiber, con pensieri, poesie, canzoni.
Ma non è tutto: la pagina web “Schicksal39.com” raccoglie e mostra testimonianze dirette, storie, pensieri, ricordi, sensazioni. Una vera e propria piattaforma digitale, per tramandare la memoria di quel periodo tragico. Perché ricordare è importante, dimenticare è un delitto, non commettere gli stessi errori è fondamentale.