Walter Kaswalder: “Ora viene il bello!”
Per il consigliere provinciale, confermata l’espulsione dal Partito Autonomista Trentino Tirolese.
Il Collegio dei probiviri del PATT ha confermato oggi l’espulsione di Walter Kaswalder: dopo 43 anni di militanza, dopo essere stato il Presidente del partito dal 2007 al 2016, Consigliere Provinciale dal 2013, eletto con 4290 preferenze (dietro solo a Dallapiccola e a Diego Molter), Kaswalder aveva presentato ricorso contro la sentenza dei probiviri, assistito in questo dall’Avvocato Rodolfo Borga (collega consigliere provinciale, ma rappresentante delle opposizioni).
La prima reazione a caldo è più che altro un guanto di sfida, che Kaswalder posta sul suo profilo social:
Dopo 43 anni mi hanno espulso. Sono senza parole. Ma anche senza rimpianti : mi sono sempre comportato secondo coscienza, senza mai abbassare la testa, tenendo sempre la barra a dritta e i principii dell’autonomismo ben fissi dinanzi a me. A tutti i miei amici un grazie di cuore per la vicinanza che mi hanno dimostrato in questi tre mesi di lotta. E a tutti voi un grazie per la vicinanza. Ora viene il bello!!
In un comunicato stampa, Kaswalder conferma la sua posizione: “Oggi si compie il percorso di modificazione genetica del Partito autonomista trentino tirolese, iniziato il 27 febbraio 2016 quando il presidente Rossi pose il suo ultimatum alla gente del Patt dicendo che se non fosse stato votato Panizza lui se ne sarebbe andato. Da oggi il Patt è ufficialmente senza la sua anima pruneriana. Oggi il partito autonomista è altro, è un Patt Ogm, geneticamente modificato. Non ho più niente a che fare con i vertici di questo partito; la base , invece, la sento molto vicina. Non sono io che ho votato provvedimenti anti autonomisti, io ho la coscienza pulita e rifarei tutto quello che ho fatto. A tutti i miei ex amici dico: arrivederci al 2018…”
Già, il 2018. La campagna elettorale a Trento è cominciata da un pezzo, anzi, sembra non essere mai terminata. Le variabili sono davvero tante, i giochi sono aperti, e la rielezione di Ugo Rossi (o anche solo la riconferma della maggioranza di governo) non pare per niente scontata.
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