von mas 31.07.2017 06:28 Uhr

Punto Nascite di Cavalese: slitta la riapertura??

In teoria il reparto dovrebbe riaprire a settembre, ma all’orizzonte si affacciano altre nubi

“La politica non può essere senza cuore con la scusa di applicare leggi che non considerano le distanze e l’importanza di nascere in un luogo attrezzato e sicuro anche dal punto di vista umano. Sono in pochi a decidere per molti, ma se accettiamo di tornare ad occuparci dei valori e delle persone essenziali come i figli, siamo più numerosi noi”. Lo affermava qualche giorno fa Alessandro Arici, responsabile del Comitato PARTO PER FIEMME.   Già, perché dopo l’estate il Punto Nascite dell’Ospedale di Cavalese avrebbe dovuto riaprire…ma a quanto pare la cosa non è più così scontata.

Mentre in primavera la Provincia e APSS imputavano la chiusura alle carenze di anestesia e pediatria, adesso che “l’anestesia è quasi al completo, la pediatria regge bene” ha comunicato il Presidente Zanon nell’ultima seduta della Comunità di Fiemme,  “il problema è che mancano i ginecologi”. Rossizeniprotesta-3  Immediate le reazioni: “A Trento, qualche mese fa, in un incontro con i sindaci, l’assessore Zeni aveva ribadito che gli unici problemi riguardavano i pediatri e le ostetriche e che quello dei ginecologi non si poneva nemmeno, mentre ora sembra essere quello determinante, con la prospettiva di perdere anche i pediatri.  Allora come la mettiamo?” chiede Maria Bosin, sindaco di Predazzo, estremamente critica nei confronti del Governatore Ugo Rossi che “in maniera inaccettabile, per la difesa dei vitalizi dei politici vuol far valere l’autonomia, mentre per l’ospedale chiama sistematicamente in causa le responsabilità di Roma.”

Piena solidarietà a Cavalese viene espressa dal comitato “Salviamo il Punto Nascite” di Arco dove, nonostante la chiusura, la settimana scorsa è nato un bimbo. In pronto soccorso, con la presenza dell’ostetrica, però è nato. Meglio  in PS che in elicottero o per strada, si dice.

Durissima la reazione di Civica Trentina, affidata a un comunicato del Consigliere Civettini: “Ennesima beffa del centrosinistra autonomista, amarissimo frutto di promesse interessate dei “ras”di quartiere. Se la notizia sarà confermata dai fatti, si tratta di un dato di una gravità estrema;  si vede chiaramente la politica giocherellare con i diritti dei cittadini, in un balletto che ora deve forzatamente avere delle conseguenze. Se davvero ciò corrisponderà a verità, attendiamo le dimissioni dell’assessore Zeni e di qualche sindaco che, sentendosi in una botte di ferro solo perché legato ai gruppi di potere, pensava di aver già raggiunto gli obiettivi.  Sui punti nascita va immediatamente riaperta la trattativa: questa volta però, vista l’inaffidabilità di coloro che per mesi hanno predicato che la soluzione era dietro alla porta,  la trattativa va gestita direttamente dai Comitati dei Cittadini”

Già, i cittadini: reazioni anche da parte loro, ovviamente. Qualcuno sui social ha lanciato la scommessa: la riapertura del Punto Nascite slitterà al 2018, proprio a ridosso delle elezioni provinciali.   A pensar male si fa peccato, ma … che abbia davvero ragione?

 

 

 

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