von mas 02.09.2017 06:26 Uhr

Giornata dell’Autonomia: radici, specificità…e medaglione.

Gli eventi in programma, con qualche novità ed un auspicio: l’utilizzo del medaglione

E’  il 5 settembre 1946: Alcide Degasperi (NdR: tutto attaccato!)  e Karl Gruber sottoscrivono l’Accordo di Parigi. Ad oltre 70 anni di distanza, il diritto-dovere di essere  Regione (e province) Autonoma, pur essendo tale status garantito da accordi internazionali, va costantemente  difeso, ribadito, riaffermato.

“L’Autonomia è  un cammino, e come tale va riempita ogni giorno di contenuti, ma fermarsi a riflettere sulla sua nascita e sul suo significato, è  molto importante”  – si legge nel comunicato dell’Ufficio Stampa della Provincia di Trento. Non si può che essere d’accordo. L’autonomia della nostra Regione ha profonde radici storiche e culturali, legata com’è, in maniera indissolubile, all’identità della nostra Terra. Ed è proprio la specificità  la ragione primaria da cui nasce e deriva la nostra autonomia.

Il programma di eventi in questo settembre 2017, è quanto mai composito ed interessante:  dopo il seminario sulla Cultura dell’Autonomia di venerdì ed il concerto dell’Orchestra Haydn di domenica sera,  prima della giornata “Porte Aperte” di sabato 9,   l’appuntamento principale è quello di martedì  5 settembre alle 17.30 nella sala Depero del palazzo della Provincia,  quando avrà  luogo la cerimonia ufficiale.  Intervallati dai canti del Coro Sasso Rosso, sono in scaletta gli interventi di Bruno Dorigatti – Presidente del Consiglio provinciale, di Paride Gianmoena – Presidente del Consiglio delle Autonomie locali, di Giandomenico Falcon – Presidente della Consulta per lo Statuto, di Petra Zatelli – Presidente del Consiglio dei giovani e del Governatore Ugo Rossi.

Una cerimonia solitamente molto partecipata, quella della Giornata dell’Autonomia, con la presenza di cittadini, consiglieri, amministratori, e naturalmente, i Sindaci.  Ecco, l’auspicio è rivolto proprio a questi ultimi.  Come spesso ribadito da più voci della società  civile e del mondo culturale, come sottolineato da una (finalmente!) puntale comunicazione  degli uffici Regionali, come previsto dall’articolo 30 comma 2 del T.U. sull’ordinamento dei comuni:   “Distintivo del sindaco quale capo dell’amministrazione comunale è il medaglione,  previsto dall’articolo 7 del decreto del presidente della giunta regionale 12 luglio 1984 n. 12/L.”.  Quale capo dell’amministrazione comunale, quindi, cioè quando  rappresenta la  “sua” comunità;  senza per questo dover temere di essere tacciati di passatismo o di “austriacantismo”; senza timore di perdere il consenso di quella parte di elettorato che  “si sente italianissima” (ci può stare, certo, ma come conciliare questo sentire con  la difesa dell’autonomia di una regione, che è tale per la sua specificità?) come talvolta si sente dire a mezza voce.

Ecco, la Cerimonia di martedì in sala Depero è di certo il momento giusto per indossare il medaglione: un piccolo ma importante gesto, per ribadire, riaffermare, difendere le radici dell’Autonomia. O si vuole lasciare questa prerogativa ai Sindaci del Veneto dove, in attesa del referendum di ottobre, l’uso della bandiera e della fascia con il Leone di San Marco è  regolamentato da una legge regionale appena approvata???

 

 

 

 

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite