von mas 15.05.2017 23:44 Uhr

Quando gli alpini trentini cantavano “Sui Monti Scarpazi”

Alcune “perle” dall’Adunata ANA di Treviso…. in attesa di Trento 2018!

Si è conclusa l’Adunata del Piave a Treviso, con il passaggio del testimone a Trento per l’Adunata del Centenario.  Tanto per cominciare a sentire l’aria che tirerà a maggio 2018 per le strade della città del Concilio,  riportiamo alcune “perle” tratte dal commento degli speaker al passaggio delle sezioni di “Alto Adige” e “Trentino.

La sezione più a nord d’Italia: l’Alto Adige! .. dopo averci regalato una splendida adunata nazionale nel 2012, l’Alto Adige è diventato ancora più consapevole di quanto si possa essere vicini all’Italia, di quanto il senso di patria  possa andare anche oltre ai confini di una lingua, ai confini di un atteggiamento, ai confini di una storia… di quanto si possa essere davvero italiani. Questi ragazzi lo sono doppiamente per quel retaggio di storia e di incomprensioni che hanno caratterizzato tanti momenti di questa nostra storia patria.  Abbiamo i gruppi che fanno riferimento alla regione di Brunìco (sic!) dove sta quella nostra statua dedicata all’alpino, più volte oggetto di vile attentato e più volte ricostruita sui valori della pace e sui valori dell’unità!”

“Incede davanti a noi un’altra eccezionale rappresentazione del nostro mondo. E a lei dedichiamo il fatto di essere già nel Centenario. …  Quando fui sui Monti Scarpazi, Miserere sentivo cantar.. O mio sposo eri andato soldato per difendere l’Imperatore…   Cantavano i nostri alpini trentini (sic!), cantavano Maledetta la sia questa guerra…  Ricordare, capire per un futuro di pace!!  E’ un vessillo glorioso, che rappresenta la nostra Italia, la nostra storia, un mondo e una vita nei luoghi aspri e difficili, nobilitati dalla presenza dell’uomo che si esprime con fede, con orgoglio e senso di appartenenza. Il popolo canta,  si identifica nei testi delle proprie canzoni, ed il popolo alpino si identifica nella gloria che è rappresentata dal vessillo della sezione di Trento.

E si cantava Fatti avanti se hai del coraggio, quando fummo alle porte di Trento. E il prossimo anno  saremo non solo alle porte di Trento, ma saremo a Trento. La 91° adunata ANA si svolgerà nella città di Trento, onorando così la memoria di Cesare Battisti, e la memoria degli irredenti trentini, onorando la storia e la realtà di quella città. A Rovereto e a Trento la comunità tedesca e la comunità di lingua italiana si incontreranno per raccontare il senso della pace, per commemorare le giovani vite spezzate.

Guardate la selva di fiamme di gruppo, a testimoniare la numerosissima presenza degli alpini in Trentino,   simbolo di italianità, di attaccamento alla tradizione,  della volontà di non dimenticare. Dodici medaglie d’oro sul vessillo di questa sezione, la prima dedicata a Cesare Battisti, la seconda a Fabio Filzi, due irredenti, due alpini, due persone notoriamente impegnate nell’ambito della politica del proprio tempo, notevolmente inserite nel tessuto culturale ed economico delle proprie città perchè gli alpini sono anche elevazione, sono anche storia e cultura.”

Non ci sono altre parole da aggiungere…  solo il Link al video della sfilata.

 

 

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  1. massimopasqualini
    16.05.2017

    Sacrataifel un zu morgen .Allucinanti i discorsi fatti a Treviso durante l’adunata degli alpini e pensare che li faranno anche qui a Trento l’anno prossimo ,qui da noi dove ci sono molte persone il cui cuore è solo bianco e rosso e la loro mente è legata indissolubilmente alla nostra storia,tradizioni ed identità tirolese e mai si sentiranno italiane.Cio è fatto in spregio assoluto alle più elementari regole di rispetto reciproco per una serena convivenza tra due popoli diversi ,è un insulto intollerabile per i nostri avi ,soldati fedeli dell’Impero austriaco, caduti cento anni fa sulle nostre montagne o a fine guerra nei campi di concentramento del ” bel paese” morti per difenderci dall’esercito nemico invasore ITALIANO !!!!!

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