Il “Benito d’oro” per Caramaschi
La sezione bolzanina della Süd-Tiroler Freiheit, insieme all’ex vicesindaco Oswald Ellecosta e all’ex consigliera provinciale Eva Klotz, ha consegnato oggi il “Benito d’Oro” al Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi.
La motivazione per questo “riconoscimento al negativo”, è, secondo il comunicato stampa della Süd-Tiroler Freiheit, “il contributo dato da Caramaschi alla promozione della cultura positivista della memoria fascista in Sudtirolo e in Italia. Con il posizionamento delle copie del Leone di San Marco e della Lupa di Roma sulle colonne antistanti il cosiddetto Monumento alla Vittoria, Caramaschi promuove la positivizzazione del fascismo, relativizzandolo a fascismo light o addirittura a pacifascismo”.
La Süd-Tiroler Freiheit si dichiara profondamente preoccupata per l’atteggiamento di accettazione nei confronti del fascismo che si riscontra a Bolzano. “Una simile cultura positivista della memoria fascista sarebbe impensabile in Germania. Quello che accade nella nostra città è semplicemente inconcepibile! Pare quasi che Bolzano voglia dare linfa al fascismo italiano, che contribuisce in maniera decisiva alla nascita ed allo sviluppo dei nuovi fascismi in Europa. Non dimentichiamo che proprio a Bolzano, nei primi giorni di ottobre dell’anno 1922, ebbe luogo quella che si può considerare la “prova generale” per la Marcia su Roma, che poche settimane dopo avrebbe insediato al potere Benito Mussolini, stabilendo in Italia la dittatura fascista” – continua il comunicato – “Un moderno movimento di estrema destra come CasaPound non può che rallegrarsi, se esponenti del centrosinistra e dei Verdi, nascosti dietro la maschera dell’antifascismo, portano avanti politiche di stampo fascista, minimizzando un’ideologia che invece non può e non deve essere relativizzata!”
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08.02.2017
La solita arroganza italiana