Vertical Up: niente regole per la sfida verticale
Un appuntamento imperdibile per gli amanti della verticalità , quella assoluta, senza un attimo di respiro.
E’ il circuito Vertical Up, che quest’anno si compone di ben 5 gare, in cinque stazioni sciistiche prestigiose, su cinque piste che si possono definire “mitiche”:  circa 1000 metri di dislivello concentrati in 2/3 chilometri di sviluppo, pendenze che arrivano a percentuali inverosimili, libera scelta dei materiali:  sci da fondo, pelli da alpinismo, racchette e ramponi oppure scarpette da corsa munite di spikes, i ramponcini leggerissimi e quasi invisibili per correre letteralmente verso il traguardo,tempi incredibili, con i primi atleti al finish in meno di 30 minuti.
Dopo l’esordio a Hinterstoder, in Oberösterreich, il circuito approda ora in Tirolo, con le tre tappe centrali dell’edizione 2017.
Domani, 21 gennaio si corre in Gröden, sulla mitica Saslonc:  3446 metri di gara per un dislivello positivo di 839 metri, con la pendenza media del 25%, ma con una punta al 57%
La settimana prossima, sabato 28 gennaio, il circuito arriva a Pinzolo-Madonna di Campiglio. La pista Tulot è una linea verticale di 4 chilometri per 900 metri di dislivello, una pendenza media del 34% ma con un tratto che sfiora il 70%
Ancora Tirolo per la quarta tappa,  il 25 febbraio a Kitzbühel, dove la sfida verticale affronterà la Streif.  La pendenza massima arriva all’85%,  per una media del 27%; gli 860 metri di dislivello si dipanano lungo 3312 metri.
I giochi si chiuderanno il 25 marzo a Wengen, in Svizzera.  Lo scorso anno la vittoria del circuito è stata un affaire tutto tirolese: Susanne Mair (Assling / Lienz )  e Dominik Sadler (Hopfgarten in Brixental) hanno dominato le quattro gare del tour 2016.  A Hinterstoder,  secondo gradino del podio per entrambi: la sfida continua.
