von mas 16.12.2025 11:45 Uhr

Coldiretti soddisfatta per il declassamento del lupo

Il Presidente regionale Barbacovi: “Passo avanti fondamentale per tutelare le nostre montagne. Malghe, pascoli e allevamenti sono pilastri della nostra storia, delle nostre tradizioni

Foto: C. Frapporti Archivio Servizio Foreste e fauna Pat

“Accogliamo con grande soddisfazione il via libera del Parlamento italiano alla legge di delegazione europea che recepisce il declassamento del lupo da specie ‘rigorosamente protetta’ a ‘protetta’. Si tratta di un segnale importante, che va nella direzione da noi richiesta da anni: consentire finalmente una gestione più flessibile e concreta dei grandi carnivori, per tutelare allevatori, agricoltori e la sicurezza dei cittadini”.

È quanto afferma Gianluca Barbacovi, presidente regionale di Coldiretti, commentando l’approvazione della norma che apre alla possibilità di interventi di controllo sulle popolazioni di lupo e sulla gestione dei singoli esemplari problematici.

 

 

“Le istituzioni hanno raccolto l’appello dei territori di montagna. Negli ultimi anni – ricorda Barbacovi – abbiamo assistito a decine di attacchi con conseguenze gravissime, che stanno mettendo in ginocchio gli allevamenti e accelerando lo spopolamento della montagna. Questo provvedimento rappresenta finalmente una risposta concreta a un disequilibrio che non era più sostenibile”.

“Con  più di 25.000 a livello europeo – prosegue – non si può più parlare di specie in via di estinzione. Al contrario, il vero rischio oggi è la scomparsa dell’uomo dalla montagna, con danni incalcolabili per l’economia, l’occupazione e la cura del territorio. Senza l’attività quotidiana delle aziende agricole, aumentano degrado, frane e alluvioni, amplificati dagli effetti dei cambiamenti climatici”.

Barbacovi richiama anche la grande mobilitazione dello scorso anno a Trento, che vide ha visto mille allevatori e agricoltori manifestare davanti al Palazzo della Regione: “Lo abbiamo detto forte e chiaro e oggi lo ribadiamo con forza: vogliamo difendere gli alpeggi assediati dai grandi carnivori, tutelare la vita dei cittadini e fermare lo spopolamento della montagna. Oggi si compie un passo avanti decisivo in questa direzione.E‘ necessario passare dalla semplice conservazione alla gestione attiva. Malghe, pascoli e allevamenti sono pilastri della nostra storia, delle nostre tradizioni e anche del nostro turismo: difenderli significa difendere l’identità stessa delle nostre montagne”.

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