Andiamo a teatro

Muove dalle coreografie originali di Marius Petipa e dalla straordinaria musica di Čajkovskij il coreografo Marco Batti per la sua messa in scena del titolo quintessenza della danza accademica, Il lago dei cigni. E come non sognare di fronte a quel braccio morbido allungato vicino al viso come se fosse un’ala che Odette sfoggia nel primo atto e non farsi prendere da malinconia per la metamorfosi in cigno che le farà perdere l’amato Siegfried a sua volta ingannato dal perfido mago Rothbart? Con le rive del lago toccate da candidi stormi di fanciulle in tutù e scarpette da punta, con scene sfarzose di feste di corte e virtuosi pas de deux, il Balletto di Siena, orgogliosa realtà toscana dalla vocazione internazionale, restituisce tutto l’incanto di questo titolo mai scalfito in oltre centoventi anni di vita. Tre atti e quattro quadri sulla travolgente partitura musicale che lo stesso Petipa definì” eccelsa nel consegnarci la bellezza intrisa di nostalgia del lago di lacrime”.
Ausgehend von den originalen Choreografien von Marius Petipa und der unvergänglichen Musik von P. I. Tschaikowski entwickelt Choreograf Marco Batti seine eigene Inszenierung eines der ikonischsten Werke der klassischen Ballettliteratur: Schwanensee – die Quintessenz des akademischen Tanzes. Wer gerät nicht ins Träumen, wenn Odette im ersten Akt jenen weichen, fließenden Arm in Höhe des Gesichts ausstreckt, als wäre er ein Flügel? Und wie ließe sich nicht die Melancholie spüren, die ihre Verwandlung in einen Schwan begleitet – jene Verwandlung, die ihr den geliebten Siegfried raubt, der vom finsteren Zauberer Rothbart hintergangen wird? Mit den Ufern des Sees, an denen schneeweiße Schwäne in Tutus und Spitzenschuhen erscheinen, mit prächtigen höfischen Festen und brillanten Pas de deux, lässt das Balletto di Siena – ein toskanisches Ensemble mit internationalem Anspruch – all den Zauber dieses Meisterwerks wiederaufleben, das seit mehr als 120 Jahren nichts von seiner Faszination verloren hat. Drei Akte und vier Bilder auf Tschaikowskis überwältigender Partitur, die Petipa selbst als „erhaben in der Darstellung jener vom Schmerz erfüllten Schönheit des Tränensees“ beschrieb.
Questa sera al teatro Comunale di Sterzing, ore 20:30 e domani, 18 dicembre al Teatro Cristallo di Bozen alle 20:30.






