von fpm 16.12.2025 14:00 Uhr

Critiche all’iniziativa e conseguenze a lungo termine

Approvato il disboscamento parziale della foresta alluvionale di Brixen

Foto Squadra Auwald, elab grafica fpm

Il 23 ottobre 2025, la Commissione Provinciale per la Pianificazione Territoriale e il Paesaggio aveva approvato una variante urbanistica per il Comune di Brixen relativa al progetto „Progress„. Questa modifica apre allo sviluppo una parte del bosco ripariale nella zona industriale. Allo stesso tempo, è stata respinta la richiesta di diverse organizzazioni ambientaliste di una più ampia tutela dell’area. La decisione continua a suscitare forti critiche da parte di iniziative per la tutela della natura e di una parte della popolazione. Nello specifico, il piano approvato prevede che circa un terzo della superficie totale di 3,2 ettari – inclusi circa 9.000 metri quadrati di bosco ripariale e 7.000 metri quadrati di prato – possa essere riclassificato come area industriale. La parte restante rimarrà protetta. Secondo i critici, la deforestazione pianificata interesserà in particolare aree di pregio ecologico con bosco ripariale di conifere e vecchi pioppi neri. Associazioni ambientaliste come il „Team Auwald„, il WWF Trentino-Südtirol e il Centro Conservazione Specie di San Giorgio descrivono il compromesso come meramente superficiale. Sottolineano che i documenti di progetto includono una seconda fase di costruzione per il 2035, che consentirebbe lo sviluppo di ulteriori aree. Ciò è evidente dalla valutazione di impatto ambientale allegata alla modifica urbanistica, che delinea due fasi di costruzione.

Già nel gennaio 2024, le iniziative avevano presentato una domanda per designare l’area come biotopo. La domanda era stata respinta dal Dipartimento di Stato competente, che sosteneva che la foresta alluvionale fosse già protetta dal piano paesaggistico e non necessitasse di ulteriore tutela. Ora i critici lamentano che questa tutela esistente sia stata indebolita dall’emendamento di zonizzazione approvato. Si sostiene inoltre che diverse perizie che classificano la foresta alluvionale come di valore ecologico non siano state sufficientemente considerate nella decisione della commissione statale. Tra queste figurano, tra le altre, una perizia di un biologo del 2025 e una valutazione comparativa del 2021, che esamina anche potenziali misure compensative. Quest’ultima è stata commissionata dal Comune di Bressanone, ma non è ancora disponibile al pubblico.

Dal punto di vista delle iniziative, il progetto contraddice gli obiettivi generali di tutela della natura e del clima, nonché i principi dello sviluppo urbano di riempimento. Si segnalano aree alternative, già impermeabilizzate, e terreni edificabili a sud di Bressanone, che, a loro avviso, sarebbero più adatte all’espansione commerciale. Il programma di sviluppo comunale, attualmente nella sua fase finale, mira inoltre a evitare, ove possibile, nuove impermeabilizzazioni.

La modifica urbanistica sarà ora ulteriormente discussa in consiglio comunale e successivamente a livello statale. La decisione se e in quale misura la foresta alluvionale sarà preservata in futuro spetta quindi agli organi politici. Secondo i promotori di una petizione, oltre 4.200 cittadini si sono finora espressi a favore della protezione dell’area.

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite