Lo schiaffo “tolomeico” (108)

La rubrica dedicata alla patologia di Ettore Tolomei, l’artefice della modifica dei toponimi tedeschi nei 116 Comuni südtirolesi e della quasi totalità della micro-toponomastica, prende avvio dall’annessione del Tirolo storico al Regno d’Italia dopo la Prima guerra mondiale quando vennero a crearsi i presupposti per una radicale politica di italianizzazione dopo la presa di potere fascista. I fascisti, con lo scopo dell’estraniazione culturale e sociale della popolazione autoctona, vietarono l’utilizzo della toponomastica tedesca. Fu così che nacquero neologismi per così dire bislacchi partoriti da menti malsane, corrose dal fanatismo italico che voleva soggiogare la popolazione tirolese cominciando dall’identità culturale. Il Tolomei redasse un elenco dei cognomi del Südtirol per restituire, secondo il suo punto di vista, una appartenenza “italica” con talvolta stramberie e stravaganze davvero parossistiche e anche evidenti scappatoie esilaranti, palesi scalate su specchi scivolosi…
Leitgeb si concentra nelle province di lingua tedesca, soprattutto Südtirol, Tirol, Steiermark… Il nome deriva dal bavarese–austriaco Leit’ (forma dialettale per Leute, “gente, persone”) e da -geb / -geber (“colui che dà/fornisce”). Nella forma originaria Leitgeber, poi spesso abbreviata in Leitgeb, indicava: “colui che dà/serve alla gente” → un oste, locandiere, gestore di una taverna o di un alloggio pubblico e a Tolomei non sfuggì l’etimologia modificandolo in Osti o Tavernari. “Leite” (bavarese e tirolese), indica: un pendio, un costone, un versante ripido, una strada o un passaggio in salita. Leitner significa quindi: “colui che vive sul pendio / sul costone / in salita” oppure “abitante della Leite”. Tolomei si sbizzarrì con Costa, Dallacosta, Scala e Guidi. Lercher proviene da Lärche (tedesco standard) o Lerch / Lerche nelle forme dialettali, che significa: “larice” quindi Lercher significa “colui che vive presso i larici / nella zona dei larici” oppure “abitante del luogo chiamato Larche, Lerch, Lärchwald”. Per Tolomei fu inevitabilmente Larici o Dal Larice e anche Larchi…
Liensberger, tipico dell’area austriaca (soprattutto Tirolo e Vorarlberg) ovviamente presente anche in Südtirol, è formato da: Liensberg / Lienzberg / Lienz, un toponimo. Il cognome indica dunque una persona proveniente da un luogo chiamato “Liensberg” o similare, oppure dalla città di Lienz (in Osttirol), da cui si formò in alcuni casi un cognome come Lienzer o Li(e)nsberger. Ebbene, fu liquidato con Delmonte o Lorenzi…
Con Linder, Tolomei ebbe “vita facile” perché adottò la derivazione (Linde = “tiglio”) e lo modificò banalmente in Tiglio o Daltiglio. Forse ignorava che in alcuni casi Linder può derivare dal nome medievale Lind(e) o Lindo, legato alla radice germanica lind- che significa: “mite, dolce” oppure “flessibile / tenero”, la stessa radice che ha dato l’aggettivo moderno lind (“soffice, delicato”) nei dialetti bavaresi e austriaci. Lo avrebbe presumibilmente italianizzato in qualcosa tipo… Dolce! (continua)






