von mas 06.12.2025 11:00 Uhr

Flaminio Piccoli, „pillole“ dal convegno

Nel dibattito politico locale e nazionale, all’interno della delegazione parlamentare e della classe dirigente trentina, ha svolto un ruolo fondamentale nella gestione della questione ‚altoatesina‘ ed è stato protagonista in molti passaggi fondamentali per lo sviluppo dell’autonomia“. Così è stato presentata la figura di Flaminio Piccoli al convegno organizzato dalla Fondazione Museo Storico. Oggi alcune „pillole“ dagli interventi. Domani e dopodomani, invece, UT24 pubblicherà il „punto di vista“, sempre puntuale e rigorosamente documentato,  di Giuseppe Matuella.

Flaminio Piccoli nel 1885 (foto https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=37710321 - indeciso42 / Pubblico dominio

Come preannunciato, nei giorni scorsi si è svolto a Trento un convegno su Flaminio Piccoli. Figura  secondo noi  alquanto „controversa“ nel panorama politico soprattutto locale, a capo di quella Democrazia Cristiana che, di fatto e non sempre in maniera del tutto trasparente, affossò i movimenti autonomisti e indipendentisti che, nei primissimi anni del secondo Dopoguerra, avevano raggiunto dimensioni considerate preoccupanti da Roma e che quindi bisognava in qualche modo imbrigliare se non cancellare. E che trasformò Trento nel „cane da guardia“ del Sudtirolo, dando un’ennesima serie di colpi di piccone all’unità della terra tirolese.

Al convegno, Flaminio Piccoli è stata invece presentata come figura politica di grande e positivo spessore,  che ha svolto „un ruolo fondamentale nella gestione della questione altoatesina e che è stata protagonista in molti passaggi fondamentali per lo sviluppo dell’autonomia“. Sottolineato anche il suo stretto rapporto con il mondo ecclesiastico e cattolico.

"Pillole"

Il direttore della Fondazione Museo Storico Ferrandi, organizzatore del convegno, al quale era affidata la relazione introduttiva: „In un momento di crisi della partecipazione e dei motivi per cui FACCIAMO (NdR: facciamo??? in effetti…) politica, rileggere la figura di Flaminio Piccoli può dare nuovi punti di riferimento.“

Giorgio Postal (Segretario provinciale della Democrazia Cristiana negli anni Sessanta, parlamentare per sei legislature, tre alla Camera e tre al Senato, a lungo presidente della Fondazione Museo Storico) ha invece affermato che „Flaminio Piccoli fu determinante negli anni  Sessanta nel FAVORIRE IL DIALOGO  tra trentini e sudtirolesi, dimostrando grande capacità di mediazione“.

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