L’arte gotica in Welschtirol-Südtirol (2)

La presenza costante di maestranze provenienti dal mondo bavarese e svevo, dalle corti dell’Impero, diedero forma ad un Gotico alpino ricco e variegato. L’arte gotica si sviluppa in Europa tra XII e XV secolo (in alcuni paesi fino agli inizi del XVI). Nasce in Francia settentrionale verso il 1140 e si diffonde rapidamente in tutta l’Europa cristiana. Gotico primitivo: metà XII – inizio XIII secolo Gotico maturo: XIII – XIV secolo Gotico tardivo: XIV – inizi XVI secolo Gotico internazionale: ca. 1380 – 1430. Il Gotico nasce come evoluzione del romanico, ma con una nuova concezione dello spazio e della luce. La cattedrale gotica vuole essere una “luce di Dio” sulla Terra. Ampie vetrate colorate e rosoni che trasformano lo spazio in un ambiente luminoso e mistico. Decorazione ricchissima: sculture nelle facciate e nei portali, guglie, pinnacoli, trafori… Gli elementi tipici dell’architettura gotica sono: pianta a croce latina, coro profondo e slanciato, facciata tripartita con rosone, portali scolpiti, navate alte con cleristorio (finestre superiori), uso sistematico di scultura integrata all’architettura. Scopriamo quali sono le presenze gotiche nella nostra regione.
Si è iniziato questo percorso “gotico” con uno dei simboli della Val di Fiemme: la Chiesa di S. Maria Assunta a Cavalese. La posizione della Pieve di Fiemme era centro di vita religiosa e centro di vita civile. Non a caso in antico e fino a tutto il Settecento, il 15 agosto nel prato della Pieve si tenevano le assemblee generali della Comunità; e sempre nei pressi della pieve si teneva pure l’importantissima fiera di settembre, che richiamava nella località tanti commercianti e tantissima gente. La chiesa era ovviamente orientata già allora in direzione est – ovest, dal sorgere del sole al tramonto, come tutte le chiese antiche. Oggi la dedicazione ufficiale della chiesa è a Santa Maria Assunta in Cielo, ma in precedenza, cioè da quando la troviamo denominata per la prima volta in un documento del 1245 e per oltre quattro secoli la dedicazione è sempre e solamente stata a Santa Maria, senza alcun altro appellativo. Numerosi documenti a partire dal 1265 dimostrano con certezza che la chiesa è stata consacrata dal vescovo di Trento Altemanno domenica 13 maggio 1134.
Sulla facciata della chiesa, in alto, è raffigurata l’Assunzione di Maria Vergine, affresco eseguito nel 1814 dal pittore don Antonio Longo di Varena (1742-1820). In basso ai lati dell’arco d’ingresso all’atrio è affrescata un’Annunciazione del pittore don Giovanni Giuseppe Alberti (Tesero 1640- Cavalese 1716), databile a fine Seicento.
L’atrio, così come lo si vede adesso, risale all’anno 1602 ma la decorazione a cassettoni e il pavimento sono successivi. Le 20 pietre tombali sono state posizionate nel 1776. Il portale scolpito in pietra (vi si identificano a sinistra San Pietro e a destra San Paolo) è stato posizionato dopo la costruzione della chiesa attuale e benedetto nel 1526. (continua)






