von mas 12.09.2025 08:30 Uhr

Tradizioni: 12 settembre, la festa del “boiènt”.

Con Roberto Bazzanella, alla ri-scoperta di tradizioni, usanze, credenze popolari del Tirolo.

Il Caffè - Immagine da Pixabay
12 settembre – Quando il giorno del “Nome di Maria” nelle vallate dolomitiche era „La Festa del Boiènt”
Così mi raccontava mia nonna:
“Il 12 settembre quando ero piccola la “gudàza”, così la mamma chiamava la “Batìsta” che con lei aveva condiviso l’esperienza di cuoca dei minatori a Silverton, nel Colorado, non mancava mai di passare sotto casa e gridare alla finestra “Vegnì che ve boio!” (Venite, che metto su il caffè a bollire per voi).
Era l’invito per il caffè. E non era solo perché la mamma si chiamava Maria ed era il suo onomastico, no, la festa del “boiènt”, il caffè a grani bolliti nell’acqua, era cosa diffusa quel giorno, l’invito “vegnì che ve boio” si moltiplicava di casa in casa in tutto il paese, fra parenti e non.  Non ne so l’origine, ma ogni anno era così”.
Era così nella Valle di Cembra, ma era così anche, da quanto ho raccolto fra le diverse testimonianze e da alcuni scritti etnografici dell’allora Impero Austriaco,  anche nella vicina Valle di Fiemme e lungo il corso dell’Avisio, ai piedi delle Dolomiti.
La gente paesana di allora non sapeva forse che la Festa del Nome di Maria era stata istituita per ricordare la vittoria alla Battaglia di Vienna contro i Turchi dell’11 settembre 1683. Alla difesa della città avevano partecipato, pare, anche alcuni difensori tirolesi, perché la minaccia dell’arrivo dei Turchi anche nelle vallate dolomitiche, una volta sfondata la difesa della “Mela d’Oro”, Vienna, era reale.
I cristiani trovarono nel campo abbandonato dai Turchi dei sacchi con chicchi scuri: bollirono i chicchi in acqua e aggiunsero del latte. Era nato il caffè e anche il “cappuccino”, chiamato così dal marrone dell’incontro fra la bevanda e il latte che assomigliava al colore del saio di Fra’ Marco d’Aviano, frate cappuccino e guida spirituale delle schiere cristiane.
Chissà per che vie e chissà in quali modi, l’eco di quelle gesta, i ricordi, il caffè sono giunti nelle vallate di Trento, dalla storia è nata la tradizione, dalla narrazione è nata l’usanza. 12 settembre: la festa del “boiènt”.
Nell’abbandonato campo dei Turchi, nel 1683, i soldati cristiani trovarono anche cannella e pinoli e li unirono alle mele viennesi. Ne nacque lo “Strudel”. Ma questa, è un’altra storia…
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