von mas 26.08.2025 11:00 Uhr

Schützen, fucili anche per le donne?

La questione è tornata di attualità.  Mentre in Sudtirolo si mette al primo posto la tradizione, in Nordtirol si apre una fase interlocutoria;  in provincia di Trento al momento non pare essere un argomento prioritario.  Ma cosa ne pensano le dirette interessate?

Foto Land Tirol

Nelle compagnie Schützen, si sa, a portare (e usare) i fucili a salve sono soltanto gli uomini. Le donne nelle Schützenkompanien hanno altri ruoli. Non solo di mero ornamento, ma con compiti importanti e, soprattutto, con pari impegno nel valorizzare le tradizioni, nel difendere i valori della Heimat e nell’impegnarsi per il raggiungimento dell’obiettivo ideale, la riunificazione della Terra tirolese. Le Marketenderinnen lo  hanno ribadito anche domenica a St. Lorenzen in occasione del loro quinto raduno tirolese.

Ma a qualcuna di loro tutto questo evidentemente non basta: due compagnie del Bund nordtirolese hanno chiesto di poter ammettere fra le loro file anche donne „tiratrici“.  Sono soltanto due, ma questo  è sufficente ad aprire una fase di discussione, un processo interlocutorio partecipativo e democratico. Lo ha spiegato il  Landeskommandant Thomas Saurer, legato alla tradizione ma aperto al confronto: „Con il titolo  „Frauen als Gewehrschützinnen – Donne tiratrici”, in autunno si terranno in tutti e quattro gli Schützenbezirke del Nordtirol degli incontri formativi, dove  compagnie, Marketenderinnen e funzionari potranno dire la loro. Successivamente, probabilemente durante l’inverno,  le Schützenkompanien si esprimeranno con voto segreto sulla questione.  Anche se la maggioranza sarà favorevole, la decisione finale sull’ammissione delle Schützinnen, le donne tiratrici, spetterà comunque ad ogni singola compagnia.“

Christoph Schmid, Landeskommandant del Südtiroler Schützenbund, in un’intervista rilasciata a RaiSüdtirol a margine del Marketenderinnentreffen, ha ribadito che non si tratta assolutamente di maschilismo  o di carenza di parità di diritti e opportunità,  ma semplicemente di ruoli differenti,  che pur essendo diversi hanno uguale dignità e richiedono lo stesso grande impegno, la stessa profonda dedizione.  „Durante il mio mandato- ha concluso  Schmid –  mi sento di escludere la possibilità che le Marketenderinnen imbraccino il fucile“.

Per Enzo Cestari, Landeskommandant della Federazione Schützen del Welschtirol,  la problematica  al momento non si pone. „Fino ad oggi, nessuna fra le nostre Marketenderinnen ha chiesto di poter portare il fucile –  ha dichiarato a UT24 – Se si presenterà la  questione, anche noi intraprenderemo un percorso simile a quello nordtirolese“.

 

Ma cosa ne pensano le Marketenderinnen?

Stephanie Mulser, Bundesmarketenderin sudtirolese, sempre nell’intervista RaiSüdtirol spiega che portare i fucili alle cerimonie e sparare salve d’onore può tranquillamente rimanere appannaggio degli Schützen. „Ma anche noi spariamo – dichiara – partecipiamo alle competizioni di tiro, al poligono conquistiamo punti, premi e decorazioni, come il cordone d’argento e d’oro che poi indossiamo“.

Della stessa opinione è Gudrun Kofler, consigliera del Tiroler Landtag e Marketenderin: „Non è certo il fucile che fa lo Schütze – afferma Kofler – Le donne nelle compagnie sono pienamente consapevoli di quale sia il loro ruolo e della loro importanza, e questo non ha niente a che fare con il diritto alla parità o a portare un fucile; semplicemente, Schützen e Marketenderinnen svolgono compiti diversi“.

Anche Nathalie Haller, Bezirskmarketenderin della Pustertal, non si vede con il fucile a tracolla o al comando di una compagnia: „Non riesco proprio a immaginarmi in questa veste –  dice, anche se non chiude completamente la porta al rinnovamento delle tradizioni – Vedremo, chissà cosa ci porterà il futuro.“

Più possibilista e aperta alle innovazioni è Míriam Pellegrini, Bundesmarketenderin del Welschtiroler Schützenbund: „A dire il vero con qualche Marketenderin della mia Kompanie ne ho parlato più volte, sollevando la questione della parità di genere e sostenendo che come spariamo alle gare di tiro potremmo tranquillamente fare la salva d’onore alle manifestazioni. Certo che i ruoli all’interno delle Kompanien sono molto ben definiti. Ma siamo nel 2025 e mi terrei possibilista, ci si potrebbe davvero mettere a tavolino e parlarne. Le capacità le abbiamo e magari qualcuna di noi sarebbe maggiormente stimolata ad essere presente.“

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite