Un libro al mese: „Stava 1985 – Stava Perchè“ – 4°

PrevedibilitÃ
La catastrofe è così rilevante nelle sue dimensioni che la prima difesa degli imputati è quella dell’imprevedibilità dell’evento, così grave ed enorme da non poter neppure essere prospettato senza orrore ad una mente umana … La responsabilità per un fatto non voluto è colposa quando il fatto stesso è stato determinato da imperizia, negligenza o imprudenza, olte che per inosservanza di regolamenti e norme specifiche.
Oltre ad incuria ed ignoranza o indifferenza, oltre a generica imperizia, oltre a presunzione, oletr alla temerarietà e all’avventantezza di scelte non ponderate, olte alle quotidiane negligenze in ordine ai controlli di qualche serietà , nella vicenda dei bacini di Stava si rinviene anche la violazione della regola di comportamento secondo la quale la concreta prospettazione di pericolo per persone o cose … vive senza il bisogno di alcun particolare sostegno teorico,, e finchè non è smentita da verifiche tecnicamente valide, non può autorizzare condotte in contrasto con essa.
Nella vicenda di Stava si può quindi ravvedere la prevedibilità del crollo, che sarebbe dovuta essere chiara se l’incoltura degli operatori non avesse interagito con l’imperizia, la negligenza, l’imprudenza, la superficialità , l’ignoranza, l’assenza di consapevolezza, il mancato rispetto delle norme, le omissioni nei controlli.
Testimonianze
Pietro Agostini e Roberto Vivarelli – all’epoca giornalisti
„Stava è stata un tragico baleno, l’uragano di pochi, lentissimi, orrendi minuti sotto un sole perfetto, fra prati verdissimi, all’ora di desinare di un giorno di luglio … I feriti sono stati ben pochi, chi è morto è morto subito. Sotto nuvole di disinfettante, il bianco abbacinante della melma rinsecchita per qualche giorno è diventato ancora più bianco. Poi l’erba ha ripreso il sopravvento, il verde è tornato verde. Stava sepolta se ne è andata per sempre, inghilottendo anche un po‘ di memoria collettiva, di emozion indicibili, di ricordi di morte“
„Stava… e subito mi tornano alla mente le immagini del volto del Papa nel piccolo cimitero di Tesero e l’urlo incredulo e disperato di Giuseppina Favini ai giudici al termine del processo di primo grado: Siete ingiusti, siete dei carnefici, ridatemi mio figlio, voglio i miei bambini, li voglio qui… sono venuti a Tesero in vacanza, li avete uccisi. Non voglio che i miei figli siano morti, non esiste giustizia. La tragedia di Stava è tutta qui, nell’urlo disperato e impotente di questa donna…“
Il giudice Carlo Ancona
La scoperta della indifferenza nelle scelte economiche al rispetto della vita umana è solo uno degli insegnamenti che si possono trarre dai fatti sui quali ebbi a indagare. Essa esprime il limite al nostro sistema di sviluppo economico e culturale, basato sulla crescita quantitativa… I rilevati di Stava esprimevano la insensatezza di una crescita proiettata all’infinito… Scelte quotidiane producevano la creazione di una tremenda minaccia sulla vita di un’intera valle… Ma il sospetto è che su scala planetaria qualcosa del genere si stia addensando sul futuro dell’umanità …
Nel mio ricordo i fatti sono presenti come se fossero accaduti ieri … Non sono più tornato in quel posto dopo il sopralluogo del 1986, ma non potrei tornarci senza rivedere la desolazione dei fanghi, le immagini dei cadaveri a brandelli, la disperazione di parenti che attraverso la descrizione di un anello si contendevano l’appartenenza al proprio caro scomparso di un braccio o anche solo di una mano…
E‘ dovere dell’uomo guardare avanti, vivere per il futuro. Ma non si possono nutrire speranze se non si coltivano le momorie, i ricordi dei fatti piccoli e grandi, significativi per la storia di una comunità . Per questo non potrò mai dimenticare Stava...
La sentenza
Don Giovanni Conci, parroco di Tesero
Portano le prime salme: una pregiera, un cenno di benedizione… mi si avvicina un giovane, „Ma parroco, come si fa a credere che Dio è Padre?“ – „Già , ma quello che è successo, è colpa Sua?“ …
A Cavalese la grande chiesa parrocchiale è stata svuotata dai banchi, e adesso, nella grande aula a tre navate sono allineate decine e decine di salme... Gente di Tesero e di altre provenienze che, silenziosi e dignitosi, sostano accanto alle salme già riconosciute o cercano ancora: Signore, aiutali Tu…
„A Stava si è consumato un crimine dei più terribili. A Stava si è calpestato l’uomo, si è disprezzato il valore della vita, si è immolata la vita dell’uomo sull’altare del profitto. Questo libro è un „documento ufficiale“, interamente ed esclusivamente basato sugli atti della Commissione tecnico-amministrativa d’inchiesta e sulle sentenze del procedimento penale conclusosi nel 1992 con la condanna definitiva di 10 imputati e, in veste di responsabili civili, di tutte le società che ebbero in concessione la miniera di Prestavel e della Provincia di Trento.““
„Stava Perchè“ è curato da Graziano Lucchi. Nella catastrofe di Stava, Lucchi ha perso i genitori Bruno ed Elodia. E‘ stato presidente per oltre vent’anni dell’Associazione Sinistrati Val di Stava, è fondatore e presidente pro tempore della Fondazione Stava 1985.
I libri „Stava Perchè“ e „Stava 1985“ possono essere richiesti direttamente alla Fondazione Stava 1985, all’indirizzo mail info@stava1985.it, o ai numeri telefonici  +39.0462.814060 oppure +39.347.1049557. La Fondazione, oltre a gestire il Centro Stava 1985, è a disposizione per attività di divulgazione oltre che di formazione, per gli istituti scolastici e post-universitaria, con conferenze, incontri, dibattiti, ed escursioni guidate a Prestavel.






