Mamme orse, lupetti e altre amenitÃ

Nel 2024, l’orso ha causato 187 danni, risarciti per circa 145 000 € (25 % api, 35 % agricoltura, 26 % zootecnia, 14 % altri) e il lupo 118 episodi per 93 000 €, con 508 capi di bestiame predati, in gran parte (467) dal lupo, più 231 pollame feriti o predati dall’orso. A livello istituzionale, sono state adottate misure come recinzioni elettrificate (161 nuove) e l’impiego di cani da guardiania (attualmente 99), oltre alla costruzione di rifugi per pastori e allevatori. In Südtirol, si contano circa 931 incidenti stradali annui con animali selvatici (caprioli, cervi, volpi, tassi…). In Welschtirol- Trentino, la media è di circa 390 investimenti annui. La maggior parte degli incidenti avviene all’alba o al crepuscolo, e nei mesi di primavera e autunno, quando gli animali si spostano tra habitat estivi e invernali. In Südtirol sono stati installati oltre 30 000 riflettori di avvertimento per fauna per migliorare la sicurezza stradale. In alcuni casi, si sperimentano anche dissuasori attivi che si attivano al passaggio dei veicoli.
Nel 2024, la squadra emergenze orso ha effettuato 59 uscite, inclusi 42 interventi con unità cinofila e 4 catture, tra cui individui pericolosi muniti di radiocollare. Incidenti stradali hanno coinvolto 15 orsi (uno deceduto) e 8 lupi, fortunatamente senza danni alle persone. In Trentino‑Südtirol la fauna include orso, lupo, camoscio, capriolo, cervo, marmotta e altre specie alpine. La popolazione di orsi è cresciuta da pochi individui negli anni ‘90 fino a circa 98 esemplari stimati nel 2023 in Trentino anche se alcune voci parlano di alcune centinaia. I lupi sono presenti in numero crescente: secondo un’audizione del gennaio 2025 si stimano 124 esemplari totali (Trentino-Südtirol), con predazioni crescenti sul bestiame. Esiste un forte disagio locale nei confronti della reintroduzione di orsi: in alcuni referendum locali (es. Val di Sole, 2024) fino al 98 % dei votanti si è dichiarato contrario alla presenza del grande carnivoro.
Ultimamente tante sono state le polemiche comprese quelle sollevate per lo più da personaggi che abitano nelle grandi città o al mare e pontificano dal divano di casa parlando di convivenza senza conoscere minimamente la realtà . Qui malghe, pascoli e masi sono da sempre presenti sul territorio ma c’è chi lo ha scambiato per un habitat esclusivo di orsi e compagnia bella.
La popolazione che vive e che lavora a contatto con la natura non può più sostenere questo disagio. Ormai le belve oltre ad aggredire pascoli, intrufolarsi nelle malghe, razziare nei masi, ora si addentrano nei paesi, bazzicano le piazze, i giardini dove giocano i bambini… Se non si darà retta istituzionalmente alla lagnanza della popolazione si finirà per portare all’esasperazione e questo è un prologo piuttosto serio…






