von fpm 18.08.2025 14:00 Uhr

Turismo che cambia

Più ospiti arabi: perché questo colpisce anche altri settori dell’economia

Elaborazione grafica Flavio Pedrotti Moser

In Südtirol si osserva un cambiamento significativo nel panorama turistico, almeno in alcune zone. I commercianti di Bozen sono particolarmente colpiti: mentre il numero di visitatori arabi e americani è in aumento, i turisti tedeschi si mantengono lontani. Questo cambiamento nel profilo dei visitatori sta avendo un impatto notevole sulle vendite in altri settori, in particolare nel settore dell’abbigliamento. Elena Bonaldi, presidente dell’associazione di categoria Confesercenti, sottolinea che quest’estate mancano i vacanzieri tedeschi, che tradizionalmente rappresentano un gruppo di clienti importante. Thomas Rizzolli dell’Associazione Commercianti di Bozen attribuisce questo fenomeno alla crisi in corso in Germania: „Lì la gente legge delle difficoltà economiche sul quotidiano Bild e si stringe la cinghia„. La ritrovata frugalità dei tedeschi sta costando caro alle boutique di Bozen. „I turisti americani sono più interessati al cibo regionale. Hanno abbastanza magliette a casa„, osserva Bonaldi. I turisti arabi che vengono a Bozen, d’altra parte, tendono ad acquistare solo marchi di lusso, che hanno più probabilità di trovare in metropoli come Milano. Rizzoli è convinto che a Bozen sia necessario un approccio completamente nuovo al commercio al dettaglio. Ritiene che l’attenzione debba concentrarsi maggiormente sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Tuttavia, i commercianti che nel corso degli anni si sono abituati a volumi di vendita elevati faranno fatica ad accettare questo cambiamento.

Rizzoli è tuttavia convinto che sia necessario un cambiamento nel turismo nel suo complesso: esempi come il flusso di visitatori e il nodo sulla strada per il Seceda in Gröden sono la prova di una crisi di identità e di immagine verso cui si sta dirigendo il turismo sudtirolese. Alcuni hotel di Bozen si sono già adattati alle nuove circostanze e sono meno orientati al turismo di massa. Ma non tutti sono colpiti allo stesso modo dai cambiamenti. „Noi dei quartieri periferici siamo meno colpiti dal calo degli ospiti tedeschi, poiché i flussi turistici tendono a concentrarsi nel centro di Bozen. Da questo punto di vista, siamo immuni„, spiega Elena Bonaldi. Sottolinea, tuttavia, che il potere d’acquisto dei residenti di Bozen è stagnante da dieci anni, mentre l’inflazione sta mettendo a dura prova le famiglie. Secondo i dati attuali, Bozen è la seconda città più cara d’Italia. Il tasso di inflazione del 2,2% nel solo mese di luglio rappresenta un costo annuo aggiuntivo di 730 euro a famiglia.

Un’altra sfida per i negozi del centro storico è l’apertura prevista del centro commerciale WaltherPark a metà ottobre, poco prima di Natale, e la ricerca di regali adatti. Bonaldi ricorda con preoccupazione il periodo in cui un ampliamento del centro commerciale Twenty aprì i battenti poco prima di Natale.

Ciò causò un calo delle vendite del 20-30% per i negozi circostanti. Rizzolli prevede anche che l'“effetto curiosità“ del nuovo centro commerciale avrà un impatto significativo sui negozi del centro città. Pertanto, anche gli affari invernali a Bozen si trovano ad affrontare tempi difficili.

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