Lo schiaffo “tolomeico” (93)

La rubrica dedicata alla patologia di Ettore Tolomei, l’artefice della modifica dei toponimi tedeschi nei 116 Comuni südtirolesi e della quasi totalità della micro-toponomastica, prende avvio dall’annessione del Tirolo storico al Regno d’Italia dopo la Prima guerra mondiale quando vennero a crearsi i presupposti per una radicale politica di italianizzazione dopo la presa di potere fascista. I fascisti, con lo scopo dell’estraniazione culturale e sociale della popolazione autoctona, vietarono l’utilizzo della toponomastica tedesca. Fu così che nacquero neologismi per così dire bislacchi partoriti da menti malsane, corrose dal fanatismo italico che voleva soggiogare la popolazione tirolese cominciando dall’identità culturale. Il Tolomei redasse un elenco dei cognomi del Südtirol per restituire, secondo il suo punto di vista, una appartenenza “italica” con talvolta stramberie e stravaganze davvero parossistiche e anche evidenti scappatoie esilaranti, palesi scalate su specchi scivolosi…
Kössler, Koessler, o Kößler deriva da una variante dialettale o regionale della parola tedesca: Kößler / Kössler → da „Kößel / Kössel“, forma arcaica o dialettale di: Kessel, che significa „calderone“, „pentola“ oppure da Kößel/Kossel, un termine toponimico legato a vallate incassate o conche naturali. Potrebbe significare “persona proveniente da un luogo chiamato Kossel/Kessel”, o derivare da un mestiere legato al lavoro con i calderoni o metalli, come: calderaio, fabbro, rameggiatore oppure costruttore di pentole. In alcune fonti, si collega il termine „Koss(e)“ a una forma arcaica per „casetta“, „casa colonica“ → e quindi Kossler come: “colui che vive in una piccola casa” o contadino di basso rango (simile al termine slavo Koča o Koss). Per Tolomei fu infatti un Calderai, lavoratore appunto di recipienti… Kostner è tipico delle regioni alpine, in particolare del Südtirol e del Tirolo austriaco. È un cognome ben attestato e storicamente radicato nelle comunità di lingua tedesca e ladina dell’area alpina. Potrebbe provenire da un antico maso o luogo chiamato Kostn, Kasten, o simile. n questo contesto, il cognome Kostner significa „persona che proviene dal maso Kostn“ o „abitante del luogo chiamato Kostn/Kasten“. In tedesco, „Kasten“ significa scatola, ma in ambito medievale poteva riferirsi a: un magazzino o deposito (per cereali, armi, ecc.), una fortificazione (tipo torre-magazzino o piccolo castello), un fondo rustico o bene ecclesiastico gestito da un Kastner (amministratore). Il termine Kastner/Köstner/Kostner era anche un cognome professionale, legato alla figura del: „Kastner“ = amministratore di beni fondiari o ecclesiastici, esattore, tesoriere, magazziniere“. Tutto questo pare non interessasse al Tolomei che liquidò l’italianizzazione in Costa o Costantini.
Kotter può derivare da una parola arcaica tedesca legata al territorio o alla posizione abitativa: dal medio alto tedesco „kotte“ o „kate“, che significa: capanna, casupola, casa rurale semplice. In senso esteso, abitazione modesta di contadini o braccianti.
Kotter potrebbe quindi indicare: „colui che vive in una capanna o casa modesta„, oppure „persona che abita presso un piccolo insediamento rurale“. Ecco che Ettore lo denomina Gotti o Gottardi. (continua)






