Cincinnati 2025

1° set: Dominio Totale (6‑0), Il sudtirolese numero 1 al mondo, Jannik Sinner, ha aperto il match con una prestazione implacabile e un ritmo devastante. Gioco fluido, servizio incisivo, risposte perfette: in appena 27 minuti ha chiuso il parziale con un netto 6‑0, concedendo solamente 34 punti all’avversario e vincendone 25. 2° set: Controllo e chiusura autoritaria (6‑2). Nel secondo parziale, Auger‑Aliassime ha provato a reagire, ma senza successo. Sinner ha mantenuto il controllo del match fin dall’inizio, portandosi 2‑0 e poi chiudendo 6‑2 in maniera altrettanto agevole. Jannik Sinner si qualifica alle 39esime semifinali, le 12esime Masters 1000, primo, dopo i Fab Four – Djokovic, Nadal, Federer e Murray. E lo fa sfatando il tabù contro Felix Auger Aliassime che lo aveva sempre battuto, due volte su due nel 2022, la miglior stagione del canadese.
Poi, dopo essere salito al 6 del mondo, il venticinquenne Felix non è più migliorato ed è oggi sceso al 28, senza acuti nei grandi tornei, mentre Jannik (24 anni domani) è il numero 1 da 62 settimane, con 4 Slam vinti, motivatissimo nel riscattare il deficit nei testa a testa e lo sgarbo proprio nel super-torneo in Ohio, nel 2022, quando era avanti 6-2 4-2 e fallì anche due match point prima di crollare. Il 19° punteggio netto della carriera il 7° dal ritorno post-sospensione per responsabilità oggettiva doping WADA, da Roma. Una bastonata che Aliassime non può recuperare, malgrado il break d’acchito di secondo set – complice un fastidio di Jannik alla caviglia sinistra – che riperde subito a zero, senza poter fronteggiare il fulmineo pressing da fondo del sudtirolese, e quindi il 6-2 decisivo.
È un inno quando riceve una palla profonda sul rovescio. Si abbassa perfettamente sulle gambe, imposta un colpo piatto e potente, e con un movimento fluido incrocia stretto verso l’angolo sinistro del campo. Auger-Aliassime rincorre, colpisce in corsa con un dritto difensivo lungolinea. Ma Jannik è già lì. Anticipa, si sistema con pochi passi rapidi e, senza esitare, esplode un dritto inside-out devastante, colpendo la palla in ascesa. Il colpo atterra sulla riga esterna del lato opposto: vincente. Il pubblico esplode, lui si limita a un cenno con il pugno chiuso. Questo è jannik.
“Ogni giorno è diverso”, dice Jannik, “stavolta ho risposto soprattutto davvero bene, è stata quella la chiave, e ho alzato il livello. Felix è molto difficile come avversario: si muove bene ed è in forma. Dopo un paio di match ho capito dove dovevo migliorare e come. Il giorno di riposo mi servirà molto per recuperare”. Finestra spalancata sulla semifinale.






