von mas 06.08.2025 14:45 Uhr

Il benvenuto a 28 nuovi dipendenti provinciali

Accolti  lunedì mattina nella sede della Provincia autonoma di Trento 28 nuovi dipendenti provinciali in servizio a partire dal mese di agosto.

Ufficio Stampa PAT

In prevalenza neoassunti, con i concorsi nei diversi inquadramenti (funzionari, coadiutori e assistenti amministrativi, operai) e con età media di 39,25 anni, le nuove leve entrano nella grande macchina amministrativa provinciale, composta da 5.276 tra lavoratrici e lavoratori (età media 49,74 anni). Per loro un momento di accoglienza alla presenza del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca Achille Spinelli, che ha confermato l’impegno sulle politiche di assunzione e l’importanza del servizio pubblico per le sfide di un territorio autonomo, che comprendono l’innovazione come dimostra la recente adozione delle linee guida in materia di intelligenza artificiale.

Presenti inoltre, per portare i propri contributi nel momento di formazione, la dirigente del Servizio personale Maria D’Ippoliti, il dirigente del Servizio libro fondiario e catasto Diego Castelli, per la Fondazione Museo storico del Trentino il direttore Giuseppe Ferrandi e il ricercatore Davide Leveghi.

„Siamo, come è stato detto, al servizio della collettività. Il compito della pubblica amministrazione è generare valore pubblico, ovvero favorire lo sviluppo economico e sociale e il benessere del territorio”, ha precisato la dirigente del Servizio per il personale Maria D’Ippoliti, che ha fornito ai presenti una panoramica sui doveri e sul ruolo dei dipendenti pubblici, assieme ad un inquadramento della Provincia autonoma di Trento, con le sue peculiarità e responsabilità che derivano dalle competenze di autogoverno. Ha quindi illustrato l’organizzazione del sistema pubblico provinciale (uffici, servizi, dipartimenti, agenzie, umse, umst) e in generale del sistema territoriale e delle collaborazioni in atto, in particolare attraverso Euregio, Arge Alp e Eusalp.

Il sempre presente direttore del Museo Storico Giuseppe Ferrandi  ha fornito una prospettiva sul cammino in corso dell’Autonomia a partire dall’accordo Degasperi-Gruber del 1946, dal primo Statuto di Autonomia nel 1948 e quindi dal Secondo Statuto, che ha assegnato maggiori competenze alle Province autonome.

La mattinata si è conclusa con la visita alla mostra permanente “La Provincia si racconta” nel palazzo di piazza Dante, che ha l’obiettivo di “raccontare” la storia, il presente e il futuro dell’istituzione Provincia autonoma di Trento. Ad illustrarne i contenuti Davide Leveghi,  ricercatore della Fondazione Museo storico del Trentino (ente che ha curato la  mostra stessa).

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