von fpm 01.08.2025 06:45 Uhr

Parliamone: cognomi “tedeschi” in provincia di Trento (83)

Andremo a conoscere con Flavio Pedrotti Móser i cognomi e i toponimi di origine tedesca nella provincia di Trento.

Elaborazione grafica Flavio Pedrotti Moser

Una caratteristica delle aree alloglotte della provincia di Trento è l’intensità con cui i nomi di luogo e i cognomi (e/o soprannomi) come tali o come denominazioni di masi e di località ritornano soprattutto nelle zone cimbre e in quelle mòchene. Ma è tutto il territorio provinciale ad essere coinvolto dai numerosi cognomi di chiara origine tedesca. Si deve anche dire che la spietata italianizzazione dei cognomi durante lo sventurato periodo fascista che aveva colpito duramente la provincia di Bozen, il Südtirol, per mano, anzi per mente diabolica del cognomicida Ettore Tolomei, aveva interessato anche la provincia di Trento, il Welschtirol o Tirolo di lingua italiana. Si deve dire che i notai fecero grande opera di italianizzazione formale dei cognomi. Del resto, famiglie di ceppo italiano e non trentino si insediarono ad esempio nel perginese sin dalla fine del Quattrocento e pur non essendo numerose trovarono una adeguata ospitalità anche perché ai perginesi interessava unicamente che i nuovi venuti non fossero a carico del Comune. Più tardi, anche in contesti simili, i notai cominciarono ad italianizzare per cercare una omologazione onomastica privilegiando cognomi italiani.

Tréttel pare che derivi da Trét o da Trat, voce tedesca con il significato di pascolo. Un’altra fonte spiega che viene dal medio‑alto tedesco “tretel”, che significava “scala” o “gradino”, suggerendo un’origine come soprannome per chi viveva vicino a scale o faceva il costruttore o manutentore di scale ma in base al Name Census, il cognome sembrerebbe anche toponimico, collegato cioè a un luogo chiamato Trettel o simile in Germania. Ci sono circa 90 famiglie Trettel, concentrate soprattutto nella provincia di Trento, con il comune di Tesero che ne conta circa 31 famiglie. Anche Trógher è un cognome tipicamente trentino, probabilmente legato a territori di origine cimbra o tedesca. Può essere una corruzione di Trägher, cha sarebbe il facchino, ma va anche ricordato il maso Tròge a Toblach in Südtirol, da cui il cognome potrebbe indicare provenienza. Tròtter deriva dal maso Tratt, esistente a Brandeberg, presso Rattenberg nel Tirol oppure può derivare da toponimi come Tràttl e Tràtten che contengono il concetto di pascolo. Trotter appare legato alla forma medievale Trottus / Trotto / Trotta, derivata dal germanico Druht o Trutten, oppure formata come soprannome da chi trottava, cioè, camminava o aveva passo veloce.

Ùhrmacher è presente soprattutto in Nonsberg, la Val dé Non, e ha il significato di “orologiaio”: formato dal termine Uhr (“orologio” o “clo­c­ca”) e Macher (“fabbricante / creatore”) → dunque “costruttore di orologi” o “orologiaio”.

Si tratta insomma di un tipico cognome professionale, nato per indicare la professione dell’artefice di orologi e strumenti di misurazione del tempo (carillon, barometri, orologi da torre) soprattutto nel Medioevo e Rinascimento tedesco-svizzeri. (continua)

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