von mas 23.06.2025 11:45 Uhr

Inaugurando: La corte dei mastri

Venerdì sera si è aperta ufficialmente “La Corte dei Mastri”, appuntamento dedicato all’artigianato artistico del territorio, inserito nel ricco cartellone delle Feste Vigiliane di Trento. E noi, una volta di più, ci chiediamo… PERCHE‘? Perchè sempre solo parole, e niente altro?

Foto: Ufficio Stampa PAT

Una selezione di imprese locali anima piazza d’Arogno fino al 26 giugno, con l’obiettivo di svelare al pubblico il valore e la bellezza del “saper fare” tipico del nostro territorio. È possibile visitare gli stand ogni giorno dalle 10 alle 22.30.

Accanto al presidente dell’Associazione Artigiani Andrea De Zordo, venerdì sera hanno partecipato alla cerimonia di taglio del nastro gli assessori provinciali all’artigianato Roberto Failoni e alla cultura e pari opportunità Francesca Gerosa, oltre all’assessore comunale all’artigianato Alberto Pedrotti, alla vicepresidente territoriale dell’Associazione Sara Osti e al direttore del centro servizi culturale Santa Chiara Massimo Ongaro.

Collocata nello splendido scenario alle spalle del Duomo, la manifestazione ripropone l’atmosfera delle antiche corti artigiane, dove maestri e apprendisti si confrontavano quotidianamente per perfezionare tecniche e materiali. Ogni azienda coinvolta – specializzata in ceramica, lavorazioni del legno, oggetti in cuoio, vetro soffiato e tessuti pregiati – allestisce uno stand dimostrativo e di vendita, illustrando processi produttivi e riflessioni estetiche dietro ogni creazione.

Grazie al supporto istituzionale della Provincia autonoma di Trento e alla collaborazione con le autorità cittadine, la Corte dei Mastri si conferma un momento di eccellenza culturale e commerciale.

Parole ...

Gerosa: “Le vostre imprese sono custodi della nostra storia e tradizione, ma sono anche in grado di innovare, unendo sapere antico e materiali moderni“

Failoni: „La Corte dei Mastri è un esempio concreto di come l’artigianato non solo custodisca le nostre tradizioni, ma sappia anche rinnovarsi e raccontare la propria storia attraverso oggetti unici e di qualità. Un’occasione preziosa per cittadini e turisti per incontrare le mani e i volti di chi ogni giorno dà valore al lavoro artigiano”.

De Zordo: “Questa manifestazione rappresenta un connubio tra la storicità e la modernità del nostro mondo artigiano. Piazza d’Arogno, che abbiamo fortemente voluto, è uno spazio simbolico: storicamente legata al commercio e al lavoro, è oggi la cornice ideale per valorizzare il talento e la manualità dei nostri artigiani“

 

... e fatti?

Imprese locali, tipicità del territorio, supporto di Provincia Autonoma e di Comune di Trento. E poi, ancora e soprattutto, tradizione e storia.

E quindi, PERCHE‘?

PERCHE‘, per sottolineare il legame fra l’artigianato tipico locale e la nostra storia, la nostra tradizione, la nostra cultura… cioè, la nostra identità che si fa manufatto artistico,  non si è trovato niente di meglio da fare che utilizzare, nell’inaugurazione, un nastro tricolore? 

PERCHE‘ non pensato un pochino di più? Possibile che non ci sia da qualche parte,  a prendere polvere su qualche scaffale o chiuso in qualche cassetto degli uffici provinciali o comunali, un nastro con i colori del comune di Trento o, meglio ancora, della nostra Provincia? Provincia che deve alla sua tradizione, alla sua storia, alla sua identità e specialità, la propria Autonomia?

PERCHE‘ si parla, si dice, si ridice, si riparla di specificità, di identità, di Autonomia … ma quando si tratta di fatti, anche piccoli e simbolici come questo, si vede lontano chilometri che sono solo parole … e niente altro?

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