von fpm 18.05.2025 10:00 Uhr

18 maggio: nel calendario Wicca Neopagano è la festa di Aradia

Aradia è una dea mitica a cui si ispirò a metà Ottocento lo studioso Leland per la stesura dei“ Canti di Aradia“, meglio conosciuto come il „Vangelo delle Streghe“.

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Vale la pena rispolverare le antiche usanze popolari quando le giornate avevano nel loro calendario festività che possono sembrare bizzarre ma che hanno invece peculiarità antropologiche utile per conoscere usi, costumi e usanze delle popolazioni. La dea Aradia, come termine, è associata a diverse etimologie. La prima, la più semplice, la vuole vicina al termine „rorada„, intesa come rugiada della notte, vicina alla Luna, dunque, intesa come Dea. Per molti Aradia era la personificazione di Diana, dea della caccia. Più anticamente si pensava fosse associata ad Erodiade, non però del Nuovo Testamento, bensì del Vecchio Più precisamente a Lilith. Da qui i canti a lei ispirati. Nella seconda metà dell’Ottocento Leland, durante un soggiorno in Italia conobbe una chiromante che lo iniziò alla stregoneria e stese il suo manoscritto: „Il Vangelo delle Streghe„, appunto. Questo inizia con la nascita di Aradia e di suo fratello Lucifero, re del sole e della luna, e con la liberazione di tutti gli oppressi attraverso la magia. Seguono invocazioni, leggende e frammenti di saggezza popolare femminile che fino ad allora erano stati solo tramandati oralmente. Curiosità: nel mondo etrusco, Aradia era conosciuta come sacerdotessa di Hera.

Nella storia dei processi alle streghe ricorre quest’assimilazione: Diana è spesso affiancata alla figura di Erodiade, come nel processo di Milano del 1390 contro Sibillia e Pierina. Carlo Ginzburg, scrittore e saggista che nel libro „Storia notturna“ si è occupato anche del fenomeno stregonesco popolare da un punto di vista storico e antropologico, fa derivare il nome „Aradia“ dall’unione dei nomi Hera e Diana, entrambe sopravvissute all’avvento del cristianesimo ed unite in una figura composita e sincretica, di nome Heradiana o Herodiana. L’antropologa Sabina Magliocco, d’altra parte, preferisce considerare la connessione tra l’Erodiade italiana (Herodias), il culto di Erodiade e Aradia. C’è chi ha avanzato l’ipotesi di Aradia come nome composto, di origine etrusca, atto ad indicare un ruolo o un titolo sacerdotale. Dalla radice Ar fuoco (il fuoco divino della conoscenza, riservata agli iniziati) e da Dia nome di un’antichissima divinità italica della vegetazione riconducibile a Diana. Aradia, quindi, potrebbe significare Sacerdotessa di Diana o Grande Sacerdotessa.

Storia o Leggenda? La storia racconta di un’antica rivalità tra due potentissime famiglie. Nel tardo Medio Evo, intorno alla fine del XIV secolo, in tutta la penisola italica imperversano faide sanguinose tra le più potenti famiglie, ma quella tra gli Allegretti e i Belforti è una rivalità che affonda le sue radici in un’antica leggenda.

La leggenda racconta di una potentissima Strega, la prima di cui si abbia memoria in Europa, figlia della Dea Diana e di suo fratello Lucifero, scesa sulla terra e stabilitasi a Volterra per far dono delle sue arti magiche ai deboli ed agli oppressi con lo scopo di salvarli dalla schiavitù. Tra i suoi discepoli più fedeli spicca il nome del trisavolo di mio nonno, che, inconsciamente, mi rende oggi depositaria di un segreto immortale.

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