Trasporti, introdurre un abbonamento annuale

Introduzione di un abbonamento annuale a tariffa fissa per il trasporto pubblico provinciale. E‘ questo il titolo della proposta di mozione presentata dal consigliere Claudio Cia, che verrà probabilmente trattata in occasione della prossima seduta, in calendario a inizio maggio.
Negli ultimi anni, diversi sistemi di trasporto europei hanno avviato una semplificazione delle tariffe per favorire l’utilizzo quotidiano dei mezzi pubblici – scrive Cia nel testo della mozione – Tra gli esempi più recenti: In Germania, il “Deutschlandticket” ha introdotto un abbonamento mensile a prezzo fisso utilizzabile in tutto il territorio nazionale; in Austria, il “Klimaticket” consente di viaggiare su ogni mezzo pubblico del Paese con un’unica tariffa annuale; anche la Provincia autonoma di Bolzano ha comunicato l’introduzione, a partire da giugno 2025, di un abbonamento annuale a tariffa fissa valido sull’intera rete provinciale di autobus e treni. Il costo sarà pari a 250 euro annui, deducibili fiscalmente, con riduzioni previste per giovani, famiglie e altre categorie. Questo provvedimento si inserisce in una visione più ampia di mobilità integrata e sostenibile.
In Provincia di Trento – continua la mozione – l’attuale sistema di trasporto pubblico si basa su una tariffazione legata alla distanza percorsa. Ciò comporta, per chi si sposta su tratte medio-lunghe, un costo annuale che può risultare significativo. È il caso, ad esempio, della tratta Trento-Rovereto, per la quale un lavoratore sostiene un costo di oltre 400 euro l’anno. Per tratte superiori ai 60 chilometri, il costo dell’abbonamento annuale supera i 500 euro, con un impatto rilevante soprattutto per i pendolari che si muovono quotidianamente tra le valli e i centri principali della provincia.
E‘ comunque giusto riconoscere – si legge ancora nella mozione – altre iniziative già attuate dalla Provincia autonoma di Trento. Dal 1° settembre 2024, è stato confermato l’abbonamento di libera circolazione per gli studenti delle scuole superiori e dei centri di formazione professionale al costo di 20 euro annui, con gratuità a partire dal quarto figlio. Un’altra misura virtuosa è rappresentata dalla libera circolazione gratuita per gli ultra 70enni residenti in Trentino, che consente loro di spostarsi gratuitamente su autobus e treni regionali, favorendo autonomia, partecipazione e invecchiamento attivo.
Sono segnali positivi, ma resta evidente che la cittadinanza non chiede di viaggiare gratuitamente: chiede di poterlo fare con tariffe eque, accessibili, facilmente comprensibili e sostenibili nel tempo. La complessità e l’onerosità del sistema attuale, specialmente per i lavoratori pendolari e le famiglie che si muovono su tratte medio-lunghe, scoraggiano l’uso del mezzo pubblico, a discapito della sostenibilità e dell’efficienza del sistema nel suo complesso.
Alla luce di queste considerazioni, appare urgente valutare anche per la provincia di Trento un’evoluzione del modello di abbonamento, che vada verso una maggiore semplificazione, accessibilità ed equità, allineandosi alle migliori pratiche già adottate da altre realtà territoriali – conclude Cia – invitando la PAT a valutare l’introduzione, anche nella Provincia autonoma di Trento, di un abbonamento annuale a tariffa fissa per l’utilizzo illimitato dell’intera rete del trasporto pubblico provinciale, prevedendo agevolazioni specifiche per giovani under 26, nuclei familiari e categorie economicamente svantaggiate, con meccanismi di deducibilità fiscale e semplificazione amministrativa; inoltre a promuovere, in collaborazione con le Province limitrofe e all’interno dell’Euregio, iniziative volte all’integrazione dei sistemi di trasporto pubblico e all’adozione di modelli tariffari interoperabili.
Proposta sensata... e attuabilissima!
La proposta è sensata e realizzabile. Per quanto riguarda l’integrazione fra modelli tariffari, questa è già una realtà in provincia di Bolzano. Segnaliamo, ad esempio, che anche con il semplice SüdtirolPass, la tessera ad addebito periodico valida su tutti i mezzi di trasporto pubblico della provincia di Bolzano (funivia del Ritten e del Kohlern comprese), acquisibile anche dai non residenti, si può viaggiare fino a Innsbruck, Lienz e Trento; interoperando quindi con Trentino Trasporti e con il Verkehrsverbund Tirol.
E se Bolzano ci riesce, non dovrebbe essere impossibile neanche per Trento … o no?






