von fpm 31.12.2023 13:00 Uhr

Capodanno: i riti che sono nella tradizione

I popoli della terra da sempre compiono particolari riti per esorcizzare ciò che può interferire con il tran tran quotidiano.

collage fpm

Ci sono riti per scacciare il maligno in tutte le fine d’anno. Bruciano tradizionalmente il vecchio (anno) in forma di fantoccio molte città italiane e anche tante popolazioni straniere. C’è chi spara colpi in aria e chi getta pezzi di legno ardente, oltre a buttare i piatti rotti dalle finestre. A Roma antica, ricorda l’enciclopedia Treccani, c’era l’espulsione dalla città di Mamurio Veturio, un vecchio rivestito di pelli che rappresentava Marte, cioè l’anno vecchio, il 14 marzo. Gettare oggetti vecchi dalle finestre ha lo stesso significato. Ma ci sono anche i riti di buon augurio. Si parte dai proverbi: «Anno nuovo, vita nuova», «Buona fine e miglior principio». Nel Laos si prega per la fertilità della terra, gettando in apposite buche l’acqua per provocare la pioggia. In Estonia si distribuiva alla servitù e al bestiame una focaccia in forma di verro, il maiale da riproduzione, come mezzo di fecondazione. In Belgio si fanno gli auguri di buon anno agli alberi e al bestiame. In Scozia si cammina in processione, da est a ovest come il sole, dietro un uomo coperto da una pelle di bue. In Irlanda, come si faceva con il fuoco di Vesta nell’antica Roma, si accende il nuovo fuoco dal quale poi si accendono tutti gli altri. Mai mancano casa e tavola: dal bacio sotto il vischio a cotechino e lenticchie in tavola perché ogni società che si rispetti almeno un rito culinario lo mette in campo per iniziare al meglio il nuovo anno, compreso il brindisi.

Il cibo ha da sempre un ruolo molto importante nel propiziare la fortuna. Gli antichi romani avevano addirittura l’abitudine di spandere qualche goccia di vino dai loro calici in onore degli dei della casa, i Lari e i Penati: senza arrivare a tanto, possiamo comunque non farci mancare, sulla tavola della Notte di San Silvestro, alcuni talismani ai quali la tradizione riserva poteri magici. In ogni caso si tratta di cose buonissime da mangiare, per cui il piacere è comunque assicurato. Le lenticchie sono un classico di sicuro successo: il loro potere propiziatorio deriva dalla forma tonda e piatta, simile a quella delle monete, augurio quindi di prosperità economica. Come ogni legume, favoriscono il transito intestinale, altro auspicio di abbondanza.  Lo stesso potere simbolico è attribuito negli USA ai fagioli neri: se ci sentiamo cosmopoliti o giramondo, possiamo adottarli.

Un altro alimento di buona sorte è il melagrana, in virtù dei suoi chicchi rossi e della sua struttura che la fa assomigliare a uno scrigno di gioielli: non facciamocene mancare qualche chicco a fine pasto, oppure abbinandolo a un secondo, come guarnizione o per insaporire.  Il peperoncino rosso è un altro dispensatore di buona sorte: se ci sembra il caso di aggiungerlo al menù, possiamo farne un elemento decorativo per la tavola.

Il bacio sotto il vischio è un classico della tradizione. Secondo una leggenda, saremo fortunati in amore per tutto l’anno se, uscendo per la strada il 1° gennaio, la prima persona in cui ci imbatteremo sarà del sesso opposto al nostro. Anche l’erica aiuta l’amore: lo sostiene una tradizione celtica secondo cui queste pianticelle sono abitate dalle fate, pronte a dispensare aiuto alle anime amanti. Occorre raccoglierne un po‘ insieme alla dolce metà e utilizzarne gli steli e i fiori per intrecciare due braccialetti gemelli da portare al polso.

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