Lo sapevate che…

Ischiazza, dalla tragica alluvione del 4 novembre 1966 è un paese fantasma. Sulle rive dell’Avisio, del piccolo centro abitato ormai restano solo i ruderi di quelle che una volta erano le abitazioni e le costruzioni. Si trova in Val di Cembra, a pochi metri dalle sponde del fiume e dalla diga di Stramentizzo. L’alluvione nell’autunno del 1966 costrinse gli abitanti ad abbandonare il paese per rifugiarsi più a monte. Visitarlo è un’emozione. All’andata la strada è tutta in discesa e la si percorre abbastanza velocemente. Il primo segno del paese che fu è il forno del pane, che nella discesa si trova sulla sinistra. Dopo pochi metri si arriva ai resti di quello che era il centro abitato. Ormai le costruzioni sono invase dalla vegetazione ed è difficile avvicinarsi alla maggior parte di esse, che quindi si possono osservare solo dall’esterno. In alcune però si riesce a dare un’occhiata a quello che resta degli interni.
La parte più suggestiva e forse anche meglio conservata di tutto il complesso è la piccola chiesa. Per il momento risparmiata dalla vegetazione, è possibile entrare senza troppa difficoltà e ammirare le pareti interne, dove si vede ancora parte della colorazione dei muri, l’altare e soprattutto il soffitto, con quello che resta di una bella decorazione che ricorda un cielo con il sole nel punto centrale. Questa costruzione è stata la cosa più suggestiva che abbiamo visto e vi consigliamo veramente di prendervi un po’ di tempo per ammirarla. Proprio la chiesa e i suoi arredamenti furono protagonisti di una storia commuovente. Alcuni giorni dopo l’alluvione, infatti, gli abitanti di Ischiazza tornarono al paese per recuperare il salvabile. Fu in questa occasione che gli arredi sacri, la campanella della chiesa e il Cristo che si trovava sopra l’altare furono portati in salvo con una processione.
Gli alluvionati furono sistemati nel Villaggio costruito per l’occasione, in meno di due anni, poco a monte di Valfloriana col contributo della Croce Rossa italiana e le offerte raccolta dalla Svizzera, della Regione e del Comune di Valfloriana. Oggi restano solo le rovine di quei paesi dove un tempo scorreva la vita.
Sul sentiero che separa l’ex centro abitato dal corso d’acqua la bellezza della natura è veramente affascinante. Distese di muschio che sembrano tappeti coprono i sassi, il verde in tutte le sue sfumature è ovunque e sembra di trovarsi in un paesaggio da fiaba!






