von Vanessa Pacher 03.08.2023 11:45 Uhr

Voci di montagna – Il palazzo del Diavolo

Le furberie del giovane Fugger

Si dice che il banchiere Giorgio Fugger fosse giunto a Trento da Augusta in una sera d’autunno, per sposare la più bella fanciulla della città. Giunto però dalla promessa sposa venne accolto freddamente da quest’ultima che si giustificò dichiarando che le malelingue in città dicevano che i Fugger non erano poi così ricchi come si diceva e che ella avrebbe acconsentito a sposarlo solo qualora fossero andati ad abitare nel più bel palazzo della città.

Così il giovane Giorgio iniziò a pensare a come esaudire il desiderio della sua promessa capricciosa. Nella notte, mentre si rigirava tormentato nel letto, irritato esclamò: „Al diavolo!“. E per tutta risposta ad un tratto comparve proprio ai suoi piedi il Maligno in persona. Questi affermò che gli avrebbe costruito il più bel palazzo d’Europa solo se in cambio Giorgio gli avesse ceduto la sua anima.

Una volta stretto il patto una schiera di diavoli si mise all’opera per un’intera notte senza sosta, e all’alba il palazzo era pronto. Quando il diavolo si presentò da Fugger per riscuotere la sua anima il giovane banchiere scoppiò a ridere: „La mia anima? L’ho già promessa alla mia giovane sposa!“ rispose a Satana. I due, infatti, avevano firmato un regolare contratto in vista del matrimonio, promettendo di appartenersi l’un l’altro. Di fronte alla potenza dell’amore il diavolo non potè nulla. Il contratto era firmato, ed era stato benedetto, in gran segreto, da un amico frate. Adirato ma impotente il diavolo dovette ammettere la sconfitta. Un muro completamente annerito testimonierebbe ancora oggi la fiammata che lo avvolse qualche secondo prima di sparire, al sorgere del sole.

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