von mas 19.03.2023 08:30 Uhr

Tradizioni: 19 marzo, “Mèza Qoaresema”

Con Roberto Bazzanella, alla ri-scoperta di tradizioni, usanze, credenze popolari del Tirolo.

19 marzo –  Domenica IV di Quaresima “Laetare”
Ai 19 de màrz “Mèza Qoaresema”
Da mèza Quaresema se ‘mpienìs la codoma
Per Mezza Quaresima il piatto non lesina
Un tempo, quando la penitenza era vera penitenza e il digiuno vero digiuno, si necessitava di una sorta di piccola pausa nel tempo di Quaresima per “riprendere fiato”. La IV domenica di questo tempo si chiama “Domenica Laetare”, dall’introitus o antifona d’ingresso della Messa che recita “Laetare, Jerusalem”. (Rallegrati Gerusalemme).
In questa domenica il sacerdote indossa il colore rosaceo che diminuisce l’aurea penitenziale del colore viola ordinario.
La domenica “Laetare” è sempre stata un momento di festa e per questo ovunque era diffusa l’usanza di fare un pranzo un po’ meno frugale delle altre domeniche del periodo penitenziale, con dei piatti tipici, fra cui, in alcune vallate trentine, el “pàn da la vècia”, un pane dolce che raffigura una vecchia, la “Quaresima”, che viene tagliato a metà e poi in pezzi a fine pasto e al cui centro vi è della marmellata.
In questo giorno varie erano le sagre paesane, basti ricordare che in alcuni paesi delle Alpi si organizza in questa data la “sagra della lucanica”.
In alcuni luoghi del Trentino oggi si usava segare “la vècia”, ossìa un fantoccio magro e asciutto, che simboleggia la Quaresima, all’interno del quale vi erano vari dolciumi, in altre vallate invece il fantoccio della “vècia quaresima” veniva bruciato alla sera della domenica su un dosso.
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