Parliamone: l’importanza di chiamarsi tal dei tali… – 35

Riprendiamo il percorso tra i toponimi e i cognomi tipici delle comunità mochene e cimbre, con Gràf, matrice tedesca (Conte in italiano). In varie zone della provincia si trovano le varianti Gràff e Gràffer che indica la provenienza dall’omonimo casale di Grins di Landeck nel Vorarlberg, in Austria e quindi Gròf e Gròff diffuso in Val dei Mòcheni… Poi Iobstraibizer, e quindi Iob, cioè Giobbe e Straibis che sta per Streitwiese formerebbe un cognome del tipo: Giobbe, versione tedesca di Job.

Marchel, deriva da March, originario di Trodena, che ha diverse varianti, Marchel, appunto, diffuso nella valle dei Mocheni, poi italianizzato in Marchèli e Marchelli con due “elle”; poi Moltrer, che sembrerebbe significare “misuratore del grano” o della legna anche se alcuni sostengono derivi invece da Mörtelbereiter, manovale che prepara la malta…

Un altro cognome diffuso in val dei Mocheni è Oberósler… vi sono molte versioni e tutte derivano da Óber… nel caso di Oberósler, il significato sarebbe Nosellari di sopra, da Óber, di sopra, e ósler, che sta per Asler, da Hasel e Haselnuss, nocciolo… quindi, appunto, Nosellari di sopra… altro  cognome mocheno è Ródler, anche questo ovviamente di origine tedesca, deriverebbe dal verbo róden, roncare, ed equivale quindi a Rónca e a Roncadór… poi Froner, diffuso nel perginese anche con la variante Fruner,  deriverebbe dal tedesco antico Fröhner, cioè “servo della gleba”…

Poi Làner, con la variante Lòner, tradotto con molta fantasia e italianizzato in Della Frana ha anche una variante con l’accento sulla “e”, Lanér che rimanda al cognome Lana, con probabile significato di persona che lavora la lana… Pucher o Puecher, anche questo di origine tedesca, deriva da Bucher che significherebbe Dal Faggio… (continua)