Rosa Pöll Klotz: un libro facile da leggere, difficile da dimenticare

Martedì 29 novembre nella Kolpinghaus di Bolzano è stato presentato il nuovo libro scritto da Eva Klotz, “Rosa Pöll, die Frau eines Freiheitskämpfer” .
Introdotta dal racconto di un simpatico “dietro le quinte” dell’editore, Elmar Thaler, e inframmezzata da due applauditi momenti corali che hanno permesso di mettere in luce le doti canore della famiglia Klotz al gran completo, la presentazione è stata condotta dall’autrice stessa. Colonna portante ne è stata una relazione della storica Margareth Lun.
Con il rigore scientifico e la verve espositiva che la caratterizzano e la fanno apprezzare anche ben al di fuori dei confini tirolesi, Lun ha delineato il contesto storico, mettendo in rilievo le motivazioni che fanno della protagonista di questo libro, tutto da gustare e meditare, una figura esemplare della storia sudtirolese del XX° secolo.
Il volume è arricchito da molti documenti anche fotografici inediti, per il momento (ma solo per il momento!) edito nell’edizione in lingua tedesca. In 388 pagine senza un attimo di respiro, spesso tratte direttamente dai diari di Rosa stessa, racconta la storia di una donna che fin da ragazzina ha sempre saputo ciò che voleva e accettato ogni sacrificio pur di raggiungerlo. Il fatto che fosse nata nel 1920 in un maso a 1.400 metri sopra Moos in Passeier rende la sua vicenda di per sé esemplare.
Prendono corpo, pagina dopo pagina, le vicissitudini del ventennio fascista e dei, non molto migliori per i sudtirolesi, tempi del secondo dopoguerra, la sua incrollabile volontà nel desiderio di diventare maestra e più tardi nello svolgimento del suo insegnamento, non certo facilitata dall’essere nel frattempo divenuta la moglie del combattente per la libertà Georg Klotz.
Anzi, proprio la frustrazione delle istituzioni italiane per non riuscire a mettere fine all’epopea del “martellatore della val Passiria”, nemmeno facendo ricorso a sicari, evento vergognoso per uno stato di diritto, porterà all’ ”Operazione Rosa Klotz”: quattordici mesi di reclusione e interrogatori per una madre di sei figli, tutti tra i 5 e i 15 anni.
Ma Rosa resiste, le accuse contro di lei risultano infondate e deve essere rimessa in libertà. Restando sempre al fianco del marito, riesce, con grande coraggio e spirito di sacrificio, a crescere una famiglia sana, pur nelle prolungate assenze del padre, costretto alla clandestinità e a lunghe permanenze in Austria.
Un libro che non dovrebbe mancare nelle case di chi, non solo in Sudtirolo, ama la Storia ma anche le storie: facile da leggere, difficile da dimenticare.






