Tracce di fede: La cappella di Castel Caldes

Tracce di fede, indelebili. Sono quelle che caratterizzano l’intero territorio tirolese. A volte sono segni importanti, dipinti o sculture di artisti noti e famosi. Altre, forse la maggior parte, sono opera di semplici artigiani dotati di senso artistico e di innata manualità , altre ancora sono il risultato dell’impegno, elementare ma originale, del proprietario del fondo o del maso. Ma di qualsiasi opera si tratti, questi segni stanno a testimoniare la fede.
Oggi siamo in Val di Sole, a Caldes. L’antico castello eretto dai Cagnòe che poi appartenne per secoli alla famiglia Thun, è stato recentemente acquisito e restaurato dalla Provincia di Trento ed è una meravigliosa sede museale. Anche la cappella funge da sala espositiva, ma rivela ancora le tracce di un passato non del tutto cancellato.
Costruita nel 16. secolo al di fuori dell’edificio principale, ma comunque all’interno del muro che circonda il maniero e dedicata alla Beata Vergine Maria, fu riccamente affrescata.
Qualche parte d’affresco si è persa, negli anni e nelle vicende vissute dal castello e dalle sue pertinenze. Ma alzando lo sguardo e lasciandolo andare verso l’alto, seguendo lo slancio degli archi acuti, si scoprono le pitture antiche di secoli. E se si ascolta con attenzione, con il cuore, si sentono voci altrettanto antiche che recitano preghiere con toni sommessi. La fede ha permeato muri, volte e vetrate…






