von Vanessa Pacher 04.07.2022 10:30 Uhr

Turismo, ambiente, sostenibilità

In val Daone il nuovo appuntamento del Parco Naturale Adamello Brenta per il ciclo ParcOn Air

Perché una realtà come il Parco Naturale Adamello Brenta deve occuparsi di turismo? E più in generale: quale turismo è auspicabile oggi nei territori di montagna, in particolare nelle aree protette del Trentino, con le loro straordinarie bellezze naturalistiche ma anche con i loro fragili equilibri ambientali? Queste le domande sottese al nuovo appuntamento di ParcOn Air, organizzato oggi in val Daone dal Parco Naturale Adamello Brenta, in collaborazione con Radio Dolomiti. Alla tavola rotonda, la terza del ciclo, hanno partecipato il presidente del Pnab Walter Ferrazza, l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni, la dirigente del Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette della Provincia Angiola Turella, il presidente del Consorzio Borgo Vivo (San Lorenzo Dorsino) Alberto Bosetti, la docente di Marketing turistico dell’Università di Trento Mariangiola Franch, la sindaca di Valdaone Ketty Pellizzari e il presidente dell’APT Campiglio Tullio Serafini.

Molte le idee e le sollecitazioni emerse nel corso del dibattito, che ha registrato una sostanziale comunità di vedute, ma anche di intenti, perché, come è stato ripetuto più volte, oltre a concordare sulla necessità di puntare su un turismo di qualità, che valorizzi l’ambiente e che sia in grado di offrire sia ai visitatori (compresi i trentini) che ai residenti, esperienze autentiche, soddisfacenti, piene di contenuti, bisogna anche saper fare. Il che significa affrontare sfide come la mobilità sostenibile, o la distribuzione dei flussi turistici nel tempo (non solo luglio e agosto, quindi) e nello spazio (alla scoperta di tutte le valli e tutti gli angoli significativi dei parchi, non solo quelli tradizionalmente più gettonati). E significa anche saper dire qualche no.

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