von mas 21.11.2021 18:10 Uhr

E‘ mancato Sepp Mitterhofer

Il patriota sudtirolese si è spento la scorsa notte a 89 anni. Era presidente onorario del Südtiroler Heimatbund

Sepp Mitterhofer (Foto: Südtiroler Heimatbund)

Era nato nel 1932, Sepp Mitterhofer, in piena epoca fascista.  „Negli anni Cinquanta, la situazione di emergenza politica e sociale in cui versava la nostra Heimat non poteva lasciarmi indifferente. Sempre più spesso mi incontravo con persone che la pensavano come me per discutere della situazione politica. Alla fine sono entrato nel BAS e ho preso parte attiva agli attacchi.  Gli uomini della prima ora erano Sepp Kerschbaumer, Luis Amplatz, Jörg Klotz, Karl Tietscher, Jörg Pircher e Pepi Fontana, per citare solo i più importanti.

Io stesso sono arrivato al BAS nel 1958 tramite  Jörg Pircher. Ciò che ha spinto me e probabilmente la maggior parte dei miei compagni di lotta a fare questo passo,  è stato il fatto che lo stato italiano non era  disposto a  concederci nemmeno i minimi diritti che ci erano stati garantiti, quel poco di autonomia prevista dal Trattato di Parigi.“

 

Arrestato a seguito della Notte dei Fuochi, Mitterhofer fu pesantemente torturato:

“Dovetti stare sull’attenti fino al mattino, ogni volta che mi muovevo anche solo un poco, una guardia mi colpiva con il calcio del fucile. Le braccia, i piedi e la schiena mi facevano talmente male che sudavo freddo. Nelle stanze accanto sentivo altre persone urlare e gemere continuamente dal dolore. In totale dovetti stare sull’attenti per due giorni e tre notti, senza mangiare, bere e dormire. In questo periodo di tempo fui interrogato circa quindici volte, e durante gli interrogatori venni sempre maltrattato. Mi prendevano a calci e mi salivano sulle dita dei piedi. Mi minacciavano di strapparmi i peli del  pube e di appendere dei pesi ai miei genitali. Il maggior numero di colpi mi furono dati sulla faccia, che si gonfiò così tanto che poi non riuscivo più ad aprire la bocca per mangiare. Le braccia mi venivano inarcate violentemente dietro la schiena, fino a che urlavo forte di dolore. Una volta dovetti spogliarmi e quando ero mezzo nudo, venni preso a pugni per così tanto tempo che crollai privo di sensi. Non so per quanto tempo io sia rimasto privo di sensi, ma quando mi ripresi, ero tutto bagnato perché mi avevano gettato addosso dell’acqua.

Più volte dovetti stare in piedi per ore davanti a proiettori accesi e fissare la luce finché il sudore scorreva e gli occhi mi dolevano in maniera terribile. Mi tiravano le orecchie e mi strappavano interi ciuffi di capelli dalla testa … La schiena doveva aderire perfettamente al muro, non appena mi muovevo o sporgevo un po’ le punte dei piedi, un carabiniere che stava davanti a me mi  percuoteva le dita dei piedi o il corpo con il calcio del fucile. Una volta mi fecero stare in piedi nel corridoio, e un’altra volta mi piazzarono un faro davanti agli occhi. Le gambe mi si paralizzarono fino alle ginocchia, tutt’e due le volte mi dovettero portar via di peso.”

  • Foto d'archivio (Südtiroler Freiheit)

Condannato a 12 anni di prigione nel Processo di Milano, Mitterhofer ne scontò 7 e 11 mesi, ma né la tortura né il carcere riuscirono a spezzarlo. Quando fu rilasciato, continuò la lotta per la libertà e l’unità del Tirolo con mezzi politici. Insieme ad altri ex prigionieri politici contribuì a fondare il Südtiroler Heimatbund (SHB)  e ne assunse la presidenza.

Nei decenni successivi si è battuto con successo per gli ex prigionieri politici. Con l’aiuto dell’avvocato e deputato  Karl Zeller e di altri personaggi pubblici, grazie ai suoi sforzi si ottenne la cancellazione delle ipoteche  poste dallo stato italiano sulle proprietà degli ex prigionieri politici e il ripristino dei loro  diritti civili.  Anche grazie al suo contributo il Landesfestumzug del 2009 a Innsbruck non è stato  una banale sfilata di costumi tradizionali, ma è diventato una fortissima dichiarazione di unità tirolese sotto il motto „Los von Rom!“.

 

 

  • Sepp Mitterhofer (✟), Bild: Privat

Nel maggio 2007, insieme a Eva Klotz,  Herbert Campidell, Werner Thaler, Dietmar Zwerger, Sven Knoll, Reinhold Ladurner e Roland Lang, ha fondato il movimento politico Südtiroler Freiheit.

Nel 2011 Roland Lang ha assunto la presidenza del Südtiroler Heimatbund, ma Sepp Mitterhofer, quale presidente onorario non ha mai smesso di fornire consigli e supporto „Continuerò a seguire la linea che lui ha dettato con convinzione ed entusiasmo“ – aveva dichiarato allora Lang.

Oggi in tutto il Tirolo è unanime il cordoglio per la scomparsa di un uomo che così tanto ha dato alla Heimat.

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