von Vanessa Pacher 09.10.2020 11:45 Uhr

Camminando – Girovagando sulle Pale di San Martino

Un percorso autunnale sulla rinomata Alta via n.2

Il cuore batte ad un ritmo forsennato in gola, scandisce quasi come una lancetta d’orologio la salita, a cadenza ravvicinata ordina ai piedi di procedere, tra i massi sgretolati e l’erba intervallata dalle foglie d’autunno. Nel silenzio della natura, l’alpinista assiste quasi ignaro ad un’orchestra di suoni: nel suo petto rimbomba il battito del suo cuore, affaticato ma energicamente predisposto alla ascesa montana; nelle sue orecchie il gracchiare dei neri corvi che si aggirano tra le gole rocciose della montagna, lo scricchiolio delle secche foglie calpestate da scarponi consunti di fine stagione, il fruscio della brezza fredda che si schianta sulle pareti di roccia su cui fa eco lo scampanellio delle vacche agli ultimi giorni di pascolo.

 

Lo spettacolo orchestrale della montagna rasserena le ultime escursioni estive dell’alpinista, che come rassegnato dal dover accomiatarsi e abbandonare temporaneamente i sentieri alpini, si gode un ultimo concerto della natura nei suoi colori e nei suoi profumi, consapevole di dover attendere la primavera per poterne ammirare nuovamente il suo profilo complesso e completo.

Di lì in poi, infatti, l’escursionista sa che la natura si mostrerà mascherata, coperta, da quel velo di apparente perfezione che la contraddistingue nella sua veste invernale: altro profilo, altri suoni…attutiti, non aspri, non striduli, non gracchianti, ma ovattati, delicati, tenui. Solo il battito del cuore rimane lo stesso, forte e chiaro, acuto e dolce, perché l’emozione di camminare nella natura risuona prepotente nel petto, in ogni stagione.

Vi sono delle escursioni che tuttavia sono praticabili solamente nella stagione estiva, o almeno nell’autunno più clemente, quei percorsi d’alta quota, tra le cime rocciose. Uno di essi percorre le pareti delle Pale di San Martino. Si parte dal Rifugio Cant del Gal, in Val Canali, e si imbocca il sentiero n.707.

La salita a serpentina per il bosco sbocca in seguito su un percorso meno agevole ma egualmente affascinante tra le rocce, conduce ad un bivio dove si imbocca il sentiero n.718. Il percorso diventa sempre più ripido ed impegnativo come si addice ad un’alta via. Lungo il sentiero passa, infatti, la rinomata alta via n.2, una delle più suggestive delle Dolomiti, nonché una delle più spettacolari. La vista, infatti, una volta giunti a Forcella D’Oltro spazia da Pala Cristoforo e Pala dei Colombi a Punta Coldrolon, fino ad ammirare il Passo Cereda. Il ritorno non è da meno: ripercorrendo il sentiero n.718 e svoltando verso i Troi dei Todeschi, le Pale di San Martino padroneggiano l’orizzonte, con Cima Sadole e la Valle sottostante, che si raggiunge ricongiungendosi al sentiero n.707.

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite