FederBande: nasce il „Comitato Mazzieri“

La „Musik in Bewegung“, la musica in movimento, è qualcosa di più del semplice „sfilare suonando“. Fa parte del DNA delle nostre bande musicali, nate per la maggiore tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento e che hanno le radici profonde e legate alle tradizioni ed alla cultura della nostra Terra tirolese.
A vent’anni dalla prima edizione di „Marciando con la Banda“, il concorso internazionale di marcia per bande organizzato appunto nel settembre 2000 a Roncone dalla Böhmische Judicarien, che allora rappresentò una novità assoluta nel panorama bandistico della provincia di Trento, in seno alla Federazione dei Corpi Bandistici nasce ufficialmente il „Comitato Mazzieri Trentini“.
Ce ne parla Giuseppe Ferraro, mazziere della Banda di Folgaria – una delle prime sul territorio provinciale ad indossare il costume tradizionale ed a curare la „musica in movimento“.
Il 30 agosto scorso è stato un giorno importante per il mondo bandistico trentino, è stato infatti istituito ufficialmente il primo „Comitato Mazzieri Trentini”. Per noi mazzieri è un fondamentale punto di partenza per far veramente crescere la passione che ci accomuna.
Si potrebbe dire che è cominciato tutto 20 anni fa quando a Roncone la „Böhmische Judicarien“, un gruppo di amici appassionati di musica e tradizione, ebbe la brillante idea di organizzare “Marciando con la Banda” un concorso di marcia per bande musicali, un qualcosa di assolutamente nuovo per la nostra provincia. La banda di Folgaria vi partecipò, unica rappresentanza provinciale, tra l’altro con un discreto risultato. Io allora non ero ancora mazziere della banda , ero “solo” presidente e anche da pochi mesi. Però ho creduto fin da subito in questo progetto ed alla cultura della “musica in movimento” e l’amicizia che è nata con gli organizzatori è ancora viva.
Da allora la banda di Folgaria ha cominciato a marciare sempre più e sempre meglio fino quando nel 2009 abbiamo partecipato ad un concorso ad Eyrs in val Venosta ed io ho iniziato a fare il mazziere a tempo pieno. Abbiamo continuato a lavorare, curando sempre di più l’aspetto coreografico, creando anche uno spettacolo con varie figure dalle più semplici alle più complesse. Abbiamo partecipato ad un concorso a Giulianova e due a Merano in occasione della “Festa dell’Uva”; grazie alla collaborazione ed all’amicizia con il maestro Toni Profanter (per anni Bundesstabführer della Federazione delle bande sudtirolesi) siamo apprezzati anche in Südtirol. La maggior parte degli impegni e delle richieste per la banda di Folgaria è legata soprattutto al suo modo di marciare ed allo spettacolo coreografico.
Anche grazie al nostro intenso lavoro ed al nostro esempio, le bande trentine hanno cominciato a capire che la “Musica in Movimento” (mi piace chiamare così la sfilata) può essere un ottimo biglietto da visita: ormai da qualche anno sto girando tutto il territorio provinciale per insegnare quello che ho imparato nella mia decennale esperienza da mazziere.
Pure la Federazione ne ha recepito l’importanza, ha iniziato così ad organizzare corsi per mazzieri chiedendomi di redarre un piccolo manuale adatto per la realtà bandistica trentina. L’ho fatto partendo dal nostro modo di marciare quindi facendo ovviamente riferimento allo stile tirolese della “Musik in Bewegung” della federazione austriaca, l’Österreichischer Blasmusikverband,
Per dare al mazziere l’importanza che questa figura merita all’interno del mondo bandistico provinciale, quest’anno la Federazione ha deciso di fare un passo – dal mio punto di vista – veramente importante e significativo. E‘ stato infatti costituito ufficialmente il Comitato Mazzieri Trentini con proprio statuto e propri progetti.
D’ora in poi ci sarà molto da fare perché la responsabilità è tanta, ma sono convinto che i mazzieri Trentini saranno all’altezza della situazione. Il mio sentito ringraziamento va alla Federazione delle Bande Trentine e a tutti quelle persone che credono in questo progetto, ai mazzieri trentini che stanno collaborando e soprattutto ai colleghi che – insieme a me – hanno dato la disponibilità a far parte del comitato che sono: Andrea Nardon (Aldeno), Bruno Zanon (Moena), Ciro Compostella (Tione) e Saverio Olivieri (Pinzolo).
E ancora grazie alla Böhmische Judicarien che vent’anni fa ha posto la prima pietra.






