7 settembre 1964: Amico, tu che ancora guardi il sole…

Gli avvenimenti di quella notte ai Brunner Mahder sono ancora in parte avvolti nel mistero. Di certo si sa soltanto che Luis Amplatz, Jörg Klotz e Christian Kerbler rientrano alla baita sui Mahder dopo aver consumato un pasto frugale nella casa del vecchio contadino del maso Brunner.  Prima di andare a dormire  Kerbler offre loro del tè che molto probabilmente contiene un forte sonnifero. Addirittura cede il suo sacco a pelo ad Amplatz che in un primo momento rifiuta ma poi invece utilizza. Luis Amplatz e Jörg Klotz non dormono da due notti.
Durante la notte Jörg Klotz si sveglia di soprassalto. Sente degli spari e alla luce di una pila scorge Christian Kerbler ritto davanti a lui. Il suo primo pensiero è che la baita sia presa d’assalto dagli italiani! Grida a Kerbler di smorzare la pila, la luce si spegne e Kerbler lascia la baita. Solo allora Jörg Klotz si accorge di essere stato colpito da due pallottole. Sanguina copiosamente dal labbro superiore e avverte un dolore lancinante al torace. Si trascina verso il lato opposto della baita dove si trova Amplatz. Vuole svegliarlo, lo chiama per nome, lo scuote, ma si rende presto conto, sconvolto, che il suo compagno di lotta, il suo buon amico, è morto.  Klotz abbandona la baita sparando: è ancora convinto di essere attaccato dall’esterno. Gravemente ferito si trascina attraverso la Passeiertal fino al confine con il Nordtirolo, aiutato da leali valligiani, braccato da migliaia di carabinieri e soldati.
Secondo le voci che circolano Christian Kerbler viene arrestato, ma nel tragitto tra Merano e Bolzano riesce miracolosamente a fuggire dal mezzo della polizia. Da allora è irreperibile. Munito di falsi documenti e intascata la ricompensa per il lavoro svolto, si è certamente stabilito in un altro paese, con una nuova identità . L’interesse della stampa tedesca nei suoi riguardi non scema e quindi viene sparsa la voce che è annegato nel lago di Costanza: nonostante le intensive ricerche la sua salma non viene ritrovata. Probabilmente è solo una falsa pista per far definitivamente sparire tutte le tracce del suo passato.
Termina così la vita di Luis Amplatz, il tenente degli Schützen di Gries che fino all’ultimo ha creduto che il Tirolo, la sua Heimat, potesse tornare ad essere unito e che a questo ideale ha sacrificato ogni cosa, la sua salute, la sua famiglia, la sua stessa vita, a cui ha messo fine la mano assassina di un agente italiano, tirolese quanto gli stessi Amplatz e Klotz.
Abbiamo voluto ricordare Luis Amplatz con le parole della biografia curata da Günther Obwegs, edita in lingua tedesca e, dallo scorso anno, anche in lingua italiana, per i tipi di Effekt!  Simbolicamente proprio in questa giornata, una copia dell’edizione in lingua italiana è stata donata da Giuseppe Corona alla Biblioteca di Borgo Valsugana.  Un’iniziativa singola, ma che sarebbe importante fosse copiata ed ampliata. Anzi, una copia di questo libro, assieme ad altri sulla storia recente della nostra Terra, dovrebbe apparire nei cataloghi di tutte le biblioteche della Regione. E‘ un suggerimento che, proprio in questa giornata, vorremmo lanciare a chi di dovere.






