An der Front: Toblinger Knoten

Il Toblinger Knoten fu scalato per la prima volta nel 1889 da W. Eckert e dalla guida alpina Michael Innerkofler. Nel 1892 Sepp Innerkofler (il fratello di Michael) realizzò la prima salita dello spigolo ovest.
Allo scoppio della guerra, il confine correva a sud del Toblinger Knoten, costeggiando le Tre Cime fino al Monte Paterno. Già prima del conflitto, a ovest e ad est della montagna vennero allestite delle postazioni. Quella sullo spallone ovest (2510 m) monitorava l’area a sud della vetta, un’altra sulla spalla orientale, la Adlerwache (2540 m), controllava la zona superiore della val Fiscalina. A quota 2520 m sul fianco orientale, c’era una caverna, che serviva da alloggio; sul lato nord a 2475 m si trovavano la mensa ufficiali e una cucina.
Poco dopo l’inizio della guerra, nell’agosto del 1915, le truppe italiane arrivarono fino al Sasso di Sesto / Sextenstein e lì eressero delle postazioni di sacchi di sabbia. Ma la ripida parete sud del Toblinger Knoten era una barriera insuperabile. La montagna divenne così il punto più avanzato avanzato del fronte, nel territorio occupato dagli italiani. Inoltre, offriva un’ottima visione dell’intera area di combattimento, quindi era di grande importanza strategica.
Su iniziativa del Feldkurat Hosp, che già alla fine del 1915 utilizzava il punto più alto come vedetta, nel gennaio del 1916 cominciò la costruzione di postazioni protette sulla montagna appena sotto la vetta, usando cariche di esplosivo per scavare la roccia. A servizio delle stesse, si realizzò anche una via di salita sul versante nord-orientale, che però era troppo esposta alla vista del nemico e quindi percorribile solo durante la notte. In alternativa, nella primavera del 1916 si realizzarono una seconda „scala“ dentro al camino nord, molto più protetta, ed anche un montacarichi.
Le posizioni al Toblinger Knoten furono tenute fino alla ritirata dell’esercito italiano nel novembre del 1917.
Dopo la guerra, le strutture andarono in rovina e nel 1979 il percorso della scala fu ampliato per diventare una moderna via ferrata. Alcuni elementi della scala originale, come gradini di legno e ganci di ferro, sono stati conservati.
Anche il tracciato „Feldkurat Hosp“, meno impegnativo, è stato restaurato e messo in sicurezza.
Percorso: Dal Rifugio Auronzo (raggiungibile da Dobbiaco lungo la Val di Landro, in direzione Misurina, poi strada a pedaggio e parcheggio) seguire il sentiero 101 fino alla Dreizinnenhütte – Rifugio Sepp Innerkofler. Da qui, lungo l’Alta Via delle Dolomiti numero 4 – segnavia 105 – in direzione nordovest, fino allo spallone ovest del Toblinger Knoten, ai cui piedi è stata collocata la croce di An der Front.
Dati tecnici: Percorso di media difficoltà in ambiente dolomitico. Necessaria esperienza di montagna e abbigliamento/calzature adeguate. Calcolare 4 ore di percorrere i 10 km del tragitto, con un dislivello positivo di circa 300 metri.






