von mas 28.12.2025 11:45 Uhr

Rinnovato il mandato ai Cantori della Stella

Si è rinnovato nel pomeriggio di ieri, sabato 27 dicembre, nella cattedrale di Trento, il tradizionale mandato ai Cantori della Stella, custodi di un’antica usanza natalizia ancora viva nelle valli tirolesi.

Foto Zotta / Diocesi Trento

Vestiti da Magi, angeli pe astori, al seguito dei portatori della Stella, i cantori si muovono a piccoli gruppi di casa in casa per annunciare la nascita di Gesù e raccogliere fondi a sostegno dell’infanzia missionaria. Ieri in cattedrale a Trento erano non meno di duecento, provenienti da una ventina di località diverse del territorio provinciale e accompagnati da genitori e animatori parrocchiali.

La celebrazione di quest’anno, dal titolo giubilare “Raccontiamo la speranza”, è stata arricchita da una presenza significativa: una nutrita rappresentanza della comunità ortodossa moldava di Rovereto. Il coro dei ragazzi della loro scuola parrocchiale ha eseguito alcuni canti sia all’esterno del Duomo sia all’interno, al termine della celebrazione. Particolarmente sentito il saluto del responsabile della comunità padre Ion Grebanosu, che ha portato all’Arcivescovo gli auguri di Natale a nome della sua comunità, invocando pace, salute e speranza.

Nel suo intervento, monsignor Tisi ha commentato la testimonianza di alcuni Cantori provenienti da Barco di Levico e dalla zona del Bleggio-Lomaso che hanno sottolineato in Duomo, con entusiasmo, il senso del loro cammino di porta in porta. Tisi l’ha collegato alla Visita pastorale in corso in Valsugana: un entrare nelle case che diventa incontro, festa, condivisione. Anche davanti alle difficoltà o a chi può mostrarsi infastidito, ha ricordato l’Arcivescovo, il bene resta più forte e non si lascia fermare.

Momento centrale della celebrazione, animata dai ragazzi del coro interparrocchiale di Trento Nord, è stato il dono di un presepio realizzato dagli studenti della Scuola del legno di Tesero. I ragazzi, già autori un anno fa della Croce del Giubileo presente in cattedrale dopo un lungo pellegrinaggio in tutta la Diocesi durante l’Anno Santo (oggi alla conclusione per la Chiesa trentina con la Messa alle ore 15), hanno offerto a don Lauro per questo Natale un’opera carica di significato, realizzata con legno di recupero proveniente da un vecchio fienile.

Il presepio è nato grazie anche alla collaborazione con l’Associazione Amici del Presepio di Tesero e in particolare con il maestro presepista Lauro Ventura. Il colore viola dello sfondo richiama l’Avvento, tempo di attesa e vigilanza; la scena della Sacra Famiglia con il pastore rappresenta la quotidianità vissuta con un cuore capace di ascolto e stupore.

  • Foto Diocesi Trento
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