Appena dietro l’angolo: Gorizia ricorda i caduti in divisa austriaca

Sabato scorso a Gorizia è stato inaugurato un monumento a ricordo dei concittadini che militarono nell’esercito austriaco nel corso della Prima Guerra Mondiale. Come si leggeva nell’invito alla cerimonia: „Dopo più di cento anni dalla fine del conflitto anche tutti quei combattenti, sino ad oggi colpevolmente dimenticati, potranno finalmente avere una testimonianza permanente che li ricordi!“
Si tratta di un semplice cippo in pietra, a forma di piramide tronca. Sulle quattro facce, l’epigrafe ricorda i goriziani caduti indossando la montura imperiale è stata tradotta nelle quattro lingue comunemente parlate all’epoca nella città del Litorale Austriaco: italiano, tedesco, sloveno e friulano.
„1914 – 1918
Ai goriziani in servizio nell’armata austro-ungarica,
che dall’agosto 1914 partirono per i lontani fronti di guerra,
dai quali moltissimi non fecero ritorno.“
Ai piedi dell’epigrafe, alcuni dei principali scenari di guerra: Galizia, Serbia, Fronte dell’Isonzo, Carso, Altipiano dei Sette Comuni, Piave. Gli stessi fronti sui quali combatterono anche i nostri nonni e bisnonni tirolesi, e con loro i soldati austriaci, ungheresi, cechi, boemi, galiziani, bosniaci…  Da ogni angolo dell’Impero su ogni fronte, a seconda dell’andamento del conflitto (e non, come ancora oggi ci tocca sentir dire in occasione di pubbliche cerimonie da parte di quelle che dovrebbero essere autorevoli personalità , „mandati in Russia perchè l’Austria non si fidava di loro“ …)
L’iniziativa è stata del Gruppo di ricerca storica Isonzo. „Furono tanti i nostri concittadini che dal 1914 risposero alla chiamata alle armi di quella che, allora, era la loro Patria, e che combatterono sui diversi fronti del conflitto. In città  non c’era un luogo dove i discendenti potessero degnamente ricordarli“ – ha dichiarato durante la presentazione dell’evento Andrea Spanghero, presidente dell’associazione culturale
Il Gruppo Isonzo non ha solo ideato il monumento, ma lo ha pure completamente finanziato e donato alla città . Il ringraziamento della comunità goriziana è stato espresso da Fabrizio Oreti, assessore comunale alla cultura, e dall’ex parlamentare goriziano Guido Germano Pettarin.
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