FloraDiva, un progetto digitale

150.000 campioni botanici riordinati, digitalizzati, descritti e valorizzati attraverso un lavoro attento e minuzioso che ha coinvolto numerosi partner, introducendo anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e la collaborazione fattiva di cittadine e cittadini. Si tratta del risultato atteso per febbraio 2027 da FloraDiva, il progetto del MUSE dedicato al proprio erbario, l’Herbarium Tridentinum, in questi giorni in fase di digitalizzazione in collaborazione con il National Biodiversity Future Center.
Con FloraDiva il MUSE, supportato dalla Fondazione Caritro e in partenariato con il Museo Civico di Rovereto, rende digitalmente accessibile e valorizza un patrimonio di grande valore scientifico, storico e culturale e lo restituisce alla cittadinanza e alla comunità scientifica. Le azioni del progetto si sviluppano in varie fasi: miglioramento delle condizioni di conservazione, digitalizzazione di oltre 100.000 reperti, sperimentazione di nuove metodologie per l’estrazione di dati con il supporto dell’intelligenza artificiale, coinvolgimento di cittadine e cittadini in un progetto di crowdsourcing e la realizzazione di un nuovo allestimento museale.
L’Erbario del MUSE, denominato Herbarium Tridentinum, è inserito tra i più di 4.000 erbari registrati all’interno di Index Herbariorum – il registro internazionale che riunisce tutti gli erbari del mondo Esso conserva più di 150.000 campioni di piante, muschi, licheni e funghi, raccolti a partire dall’inizio del 1800 ad oggi, provenienti dal territorio della provincia di Trento, da quella di Bolzano, e da località estere di tutti i continenti. A livello regionale è l’erbario più importante per consistenza complessiva e per ricchezza di campioni storici, particolarmente utili per descrivere l’evoluzione della biodiversità vegetale nel tempo. Tra i 72 differenti corpora in cui è organizzato, molti sono legati all’opera di importanti botanici del XIX e XX secolo. Tra questi, ad esempio, Francesco Facchini, Francesco Ambrosi, Enrico Gelmi, Gustavo Venturi, Pietro Porta, Giacomo Bresadola, Giuseppe Dalla Fior.
Questo importante patrimonio è al centro del progetto FloraDiva, in cui la tecnologia e il digitale incontrano lo studio e la valorizzazione delle collezioni museali. Attraverso FloraDiva il MUSE rende accessibile il suo patrimonio, restituendolo al pubblico e alla comunità scientifica.






