von mas 12.11.2025 18:30 Uhr

An der Front: Cheta e lo sbarramento di Paneveggio

Le escursioni nei luoghi degli Standschützen, seguendo le croci di An der Front  a dieci anni dalla loro posa

La zona del Lagorai, fra la Val di Fiemme ed il Primiero, fu uno dei più importanti e significativi scacchieri bellici sul fronte meridionale: in tutta questa zona, trincee, fortilizi, torrette di osservazione, mulattiere, graffiti, gallerie, postazioni per mitragliatrici, come altre tipologie di documentazione d’epoca, rappresentano un patrimonio storico irrinunciabile, un grande museo naturale all’aperto in cui immergersi nella storia diviene naturale.

Lungo il tracciato dell’antica strada che da Predazzo giungeva a Passo Rolle, si trova la località Cheta. Il percorso ideale per raggiungerla, tocca luoghi di altissimo interesse storico, come Forte Buso, che sorge in Val Travignolo, sulla strada che da Predazzo porta a Passo Rolle, a quota 1.450 metri; faceva parte del complesso formato dal forte Dossaccio e dalle difese poste a Cima Bocche e alle Carigole chiamato Sperre Paneveggio. Il suo scopo era di sbarrare la strada e la valle del torrente Travignolo.

  • Verdeck der 10 cm Haubitzbatterie, welche aus dem Werk in, aus Naturfelsen gebohrte Geschützstände gebracht wurde, aufgenommen am Dossaccio. di K.u.k. Kriegspressequartier, Lichtbildstelle - Wien - 1916 - Austrian National Library, Austria - Public Domain.
  • Ruinen von Paneveggio, im Hintergrund Werk Dossaccio. di K.u.k. Kriegspressequartier, Lichtbildstelle - Wien - Austrian National Library, Austria - Public Domain.

Oppure Forte Dossaccio, un’opera fortificata per combattimenti a lunga distanza, perno centrale del sistema Sbarramento Paneveggio, edificato nel 1895 a protezione della Val Travignolo quale possibile accesso verso Trento ed il Sud Tirolo. Il monte Dossaccio, a quota 1.838, presentava notevoli vantaggi: controllava la valle e le strade che scendevano sia dal Passo Rolle che dal Passo Valles e poteva agire in contemporanea con l’opera posizionata a Moena, al fine di controllare con le artiglierie l’intermedia Alpe di Lusia.

Di particolare interesse è la postazione artiglieria Dossaccio: con l’avvento del nuovo secolo, le teorie tecnico-militari subirono evoluzioni notevoli, per cui si dovette procedere ad un ammodernamento della struttura e venne deciso di portare all’esterno le artiglierie. Vennero pertanto realizzati i nuovi pozzi per i 4 mortai, tolti dal forte, su un rilievo roccioso a 150 mt. sul versante nord-est del forte, mentre i 4 cannoni vennero spostati all’esterno del forte e posizionati in un caposaldo trincerato per la difesa della strada del passo Rolle.

Poco oltre, si trova l’ampio valico delle Carìgole, dove vi sono profonde linee di trincee, rafforzate da sei ordini di reticolato. In posizioni defilate si possono trovare diverse baracche.

Infine si giunge a Cheta: in questa località vi è un grande fienile centenario, utilizzato come ricovero per le guarnigioni di soldati stanziati in questa posizione; di fronte allo stesso vi è una lapide che ricorda la riuscita custodia dei confini imperiali. Proprio qui è stata collocata la croce di An der Front.

Percorso: Da Predazzo si segue la statale 50 del Grappa e del Passo Rolle in direzione di Bellamonte. Appena superato quest’ultimo abitato, si prende a sinistra in direzione degli impianti sciistici di Castelir. Lasciata l’automobile, si prosegue lungo il sentiero per Forte Dossaccio che, in lieve pendenza, conduce alla località Cheta.

Dati tecnici:  Facile percorso escursionistico con un dislivello positivo di 220 metri, di circa 3.5 chilometri fra andata e ritorno, percorribili in circa 1 ora e mezza.

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