von mas 12.10.2025 11:00 Uhr

14 ottobre, ricordando i nostri Caduti

Martedì 14 ottobre presso il Cimitero di Trento, si terrà la tradizionale commemorazione a cura del Welschtiroler Schützenbund

Quel che resta del monumento ai caduti dell'esercito imperiale, nel cimitero di Trento - Foto MITAG

Il 14 ottobre è la Giornata in ricordo delle vittime e dei caduti trentini della Prima Guerra Mondiale. E‘ stata istituita nel 2017 dalla Provincia di Trento, che in diversi comunicati ha presentato così la scelta di questo particolare giorno:

„Allo scoppio della prima guerra mondiale il Trentino faceva parte dell’Impero austro-ungarico e confinava con il Regno d’Italia. Nell’estate del 1914 migliaia di trentini furono richiamati alle armi e inviati sul fronte orientale, in Galizia (territorio oggi diviso fra Polonia e Ucraina), per combattere contro l’esercito russo. Nel corso della  Guerra furono 60.000 in totale i trentini arruolati, circa 12.000 non tornarono. Un anno dopo, nel maggio del 1915, la dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria portò il conflitto nelle case dei trentini.  Con l’apertura del fronte meridionale le zone di confine vennero evacuate. Furono oltre centomila i profughi sfollati, la maggioranza nell’entroterra dell’Impero, principalmente nei campi di Braunau e Mitterndorf e nei Paesi della Boemia e della Moravia, altri furono evacuati dall’esercito italiano nel Regno d’Italia.

La data scelta – NdR: quella appunto del 14 ottobre – ricorda entrambi questi aspetti: nell’ottobre del 1914 vi furono scontri sanguinosi sul fiume San, in Galizia, nel corso dei quali morirono molti soldati trentini, di contro nel novembre del 1915 entrarono i primi trentini nella “città di legno” di Braunau, il baraccamento destinato ai profughi evacuati allo scoppio della guerra con l’Italia.

Anche quest’anno, presso il Monumento ai caduti dell’esercito imperiale** nel cimitero di Trento, il 14 ottobre si terrà la consueta cerimonia di commemorazione a cura del Welschtiroler Schützenbund.  La cerimonia avrà inizio alle ore 10.00 con gli interventi del Landeskommandant Enzo Cestari e delle autorità presenti.  Dopo la benedizione, una corona sarà deposta ai piedi del sarcofago; altre corone saranno deposte presso le lapidi che ricordano il capitano Franz Luger, l’Hauptmann Johann Kisvarday e Maximilian Jüstel, per ricordare tutte quelle vittime che, dopo la loro morte, non hanno avuto nemmeno il conforto di una preghiera e di un ricordo.

La cerimonia si concluderà con il suono del Landeshymne.

**  Il monumento è posto sopra una cripta che raccoglie le salme di 8.076 caduti austro-ungarici. Nel 1972 il monumento subì uno spostamento verso nord e fu collocato di fronte all’ossario italiano situato dall’altra parte del viale. Sotto il monumento vi è una nuova cella ossario. Il 14 novembre 2010 si è concluso un importante lavoro di pulitura che ha riportato il monumento–ossario all’antico splendore.

La sua costruzione fu voluta dal comandante della Fortezza di Trento Oskar Guseck; fu realizzato dall’architetto viennese Rudolf Perco e inaugurato nel 1917. È a pianta quadrangolare (9 metri per 7), alto 10 metri, con un basamento in marmo rosso che ospita il primo ossario. Al di sopra, poggiato su sei piedi in pietra, un grande sarcofago ospita il secondo ossario.  Le decorazioni presenti sulle pareti laterali (figure allegoriche femminili, soldati morenti) sono opera deglli scultori  Remo Stringari e Josef Rauch. Di Stringari era anche il gruppo bronzeo (un’aquila imperiale che stringeva tra i suoi artigli le armi del nemico) che sormontava il sarcofago, ora scomparso.

Originariamente il sarcofago era racchiuso da un colonnato circolare di 28 colonne alte 5 metri, sormontato da un architrave. Quando, nel 1932, venne realizzato l’ossario per i caduti dell’esercito italiano, il monumento austro–ungarico venne trasferito nel cimitero militare austriaco, privato del colonnato e dell’aquila bronzea.

(Da „Trentino Grande Guerra“)

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