von mas 07.10.2025 06:45 Uhr

Musei del Tirolo: „Ta le caserme“

Un progetto di ricerca che coinvolge diversi soggetti, la collaborazione di storici e di appassionati, una serie di sei totem: è „Ta le caserme“, che racconta una storia iniziata nel 1911, quando il comune di Vigo di Fassa accoglie la richiesta dell’Imperial Regio Comando militare di Innsbruck di costruire alcune caserme entro l’ottobre 1912.

L’idea della realizzazione dei totem nasce nel 2023 in occasione dell’anniversario dei 20 anni dell’apertura dell’APSP di Fassa, con l’intento di far conoscere la storia dell’edificio dove è ospitata e di quelli limitrofi: una storia comune iniziata – per quasi tutti – nel lontano 1912. La ricerca ha coinvolto fin da subito la Majon di Fascegn e in particolare il Museo Ladino di Fassa che ha accolto con entusiasmo la sfida, rivelatasi non semplice, di ricostruire oltre un secolo di storia delle strutture presenti, che ora sono sede di importanti enti al servizio della comunità locale. 

Il progetto, che ha trovato l’appoggio di tutti gli enti coinvolti, vuole narrare e valorizzare le vicende storiche dei singoli edifici fino ad oggi, permettendo anche di conoscere i differenti servizi che vengono offerti attualmente, non sempre individuati chiaramente dalla percezione comune.

Un po' di storia...

Nell’ottobre del 1911 il comune di Vigo di Fassa accoglie la richiesta dell’Imperial Regio Comando militare austroungarico di Innsbruck di costruire alcune caserme entro l’ottobre 1912. Dai documenti dell’Archivio Storico comunale si sa che si decide di edificarle “nella località Pantel” tra Vigo e Pozza, ma che non sono ancora pronte nel marzo 1913, all’arrivo del 10° Battaglione Kopal (k.u.k. Feldjägerbataillon n. 10 Kopal). Infatti, i militari entrano nelle nuove caserme il 20 aprile 1913. Si tratta di 5 caserme più un deposito, di cui si sono conservati alcuni progetti e la mappa d’insieme.

Subito dopo la guerra le caserme vengono utilizzate dai reparti del Regio Esercito Italiano come deposito ed a ciascuna viene dato un nome: Cesare Battisti, Generale Cantore, Monte Grappa, Col di Lana e Piave. Nel 1920 l’Associazione per l’incremento dell’assistenza scolastica di Milano acquista le caserme e le converte in alloggi per ospitare orfani di guerra e figli di combattenti, dandogli il nome di Colonia Alpina Milanese.  

L’attività della Colonia prosegue a lungo: i Padiglioni Piave, Vittorio Veneto e Col di Lana, vengono utilizzati fino al 2000 con il nome di Villaggio alpino milanese. Tra il 1984 e il 2004 gli edifici passano progressivamente di proprietà alla Provincia Autonoma di Trento e al Comprensorio Ladino C11, ora Comun General de Fascia.  Ai giorni nostri ospitano la sede del Comun General de Fascia, il Museo Ladin, l’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona della Val di Fassa,  i servizi socio-sanitari di APSS, la Cooperativa Sociale “Laboratorio Sociale” e l’Associazione ANFFAS Trentino Onlus

Il progetto “TA LE CASERME – Dal 1912 a anchecondì – Dal 1912 ad oggi“  è stato ideato e realizzato a cura di APSP Val di Fassa – Ciasa de Paussa e Museo Ladin de Fascia,  con il contributo di Comun General de Fascia.

La ricerca e i testi sono di Serena Pederiva e Daniela Brovadan; le fotografie di Archivio Fotografico – Istitut Cultural Ladin, Archivio Luce , Archivio Fotografico Museo Storico Arma dei Carabinieri, Österreichischen Nationalbibliothek – Bildarchiv Austria, Biblioteca del Museo Correr  di Venezia, Manuel Adami, Gabriele Valentini, Paolo Detomas.  I documenti archivistici sono stati reperiti presso  Archivio Storico Sen Jan, Archivio Comunale Vigo di Fassa, Servizio Libro Fondiario e Catasto di Cavalese, Ass. per l’Assistenza dei Giovani e degli Anziani di Milano, Archivio di Stato di Trento e  Biblioteca del Museo Correr. La realizzazione grafica è a cura di Samantha Vian e Fabrizio Boneccher

APSP e Museo Ladin rivolgono inoltre un sentito ringraziamento per l’aiuto a Maria Piccolin, Franco Pellegrin, Cesare Bernard, Manuel Adami, Thomas Faré, Marianna Romanin, Giancarlo Lorenz e Nella Braito, Luigi Ghetta e Erminia Weiss, Bruno Ghetta e Dora Tamion, Lisanna Ghetta, Alessandro Lorenz e Edilizia Mazzel

Per chi volesse approfondire (prima di recarsi sul posto e scoprire tutti i particolari di questo eccezionale progetto collettivo) ecco il link alla pagina web TA LE CASERME dell’Istitut Ladin, dove si può scaricare anche un file con le informazioni raccolte nei totem e nel sito web collegato.

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